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I Pokemon arrivano all'Università

L’Università degli Studi di Milano ospiterà una speciale lezione dedicata ai Pokémon. Special guest: il Campione Nazionale e il Campione Mondiale del videogioco. Dato che l’Italia è uno dei Paesi più performanti al mondo, l’argomento di discussione sarà l’esport, ovvero la scena competitiva che ruota attorno ai mostriciattoli tascabili più famosi di sempre.

In previsione dell’arrivo di una nuova stagione competitiva, segnata dall’arrivo degli ultimi videogiochi, Nintendo, in collaborazione con CUS Milano eSport e MUG – Milan University Gamers, ha organizzato PokéUniversity, un incontro gratuito e aperto al pubblico che affronterà il tema del gaming competitivo legato a Pokémon grazie alle esperienze dirette dei giocatori italiani Francesco Pardini, due volte Campione Nazionale, e Arash Ommati, Campione Mondiale 2013. L’appuntamento da segnare in agenda è martedì 26 novembre dalle ore 16.30 alle 18.30 nell’Aula Magna Alberto Bertoni del Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano (via Celoria 18).

È la prima volta che i Pokémon entrano ufficialmente in università e lo fanno con il supporto di realtà accademiche dedicate, a dimostrazione di quanto l’importanza dei videogiochi giocati a livello competitivo stia crescendo sempre di più. L’incontro affronterà tutti i risvolti competitivi legati al brand Pokémon, con una particolare attenzione al futuro esport che attende tutti i giocatori in seguito all’arrivo di Pokémon Spada e Pokémon Scudo, che stabiliranno nuovi paradigmi e modi di giocare per l’intera community mondiale. Inoltre, il pubblico presente avrà la possibilità di interagire con Francesco Pardini e Arash Ommati, gli ospiti speciali dell’evento che saranno a disposizione per domande e approfondimenti insieme a Dario Cavallone, Brand Manager di Nintendo Italia.

L’Italia è senza dubbio una nazione che può dire la sua in fatto di Pokémon. Ogni anno, infatti, il Bel Paese riesce a distinguersi a livello globale per abilità e numero di qualificati. E questo 2019 non ha fatto eccezione: per la categoria Master dei videogiochi, dei 131 europei invitati alla competizione, ben 58 erano italiani. Ma non solo, perché tra i 16 migliori europei che hanno accesso automaticamente alla seconda giornata di tornei, c’erano 6 italiani: numeri che ben dimostrano il livello competitivo nostrano e la grande passione che accomuna i giocatori. PokéUniversity sarà l’occasione perfetta per celebrare e approfondire l’incredibile panorama competitivo mondiale, per larga parte italiano, che si sviluppa dietro al fenomeno ventennale dei Pokémon.

Estratto del comunicato stampa - Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

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