ROMA - «Non credo che faremo il ‘junior team’ della Ferrari. Una volta in pista l’obiettivo è batterli, senza tirarci indietro. Certo, se finissimo a ogni gara dietro di loro non mi dispiacerebbe!». Scherza così Gene Haas, proprietario del team che dal prossimo anno scenderà in pista - riportando nel Circus una scuderia statunitense - con alla guida Romain Grosjean e Esteban Gutierrez. Le vetture del Team Haas avranno una motorizzazione Ferrari. «In questo sport una partnership tecnica è una cosa, le gare un’altra. Non saremo e non vogliamo essere una squadra satellite, una buona parte della nostra vettura punta sul design, abbastanza per fare di noi una squadra indipendente».

OBIETTIVO ANDARE A PUNTI - «Entrare in Formula Uno è una questione di business e oggi sono più convinto di un anno fa - dice ancora Haas - Fondamentalmente cerchiamo di acquistare quanto più possibile, non solo da Ferrari, ma anche da altri produttori. Cerchiamo di minimizzare quello che dobbiamo produrre. Questo è quello che abbiamo fatto in NASCAR. Questa è l'idea. Non è una novità, siamo solo i primi che hanno portato le cose a questo livello. Se otteniamo dei punti sarò felice. Romain sa come farlo, lo ha già fatto in tante gare - conclude Haas - mi ha detto, 'Se a febbraio a Barcellona facciamo un test con la vettura, ??posso dire dopo due giri se è buona oppure no’. Se è una buona macchina andremo a punti, e ho buone sensazoni che lo sarà».

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