ROMA - È troppo tardi  per fornire i motori alla Red Bull nella prossima stagione. A chiudere la porta al team anglo-austriaco, ancora alla ricerca di una power unit nella prossima stagione è Yasuhisa Arai, a capo della sezione motorsport di Honda. La casa giapponese - che in questa stagione è tornata alle corse riformando il binomio con la McLaren - al momento era tra i possibili candidati ipotizzati e dunque alla Red Bull - che ha incassato anche i no di Mercedes e Ferrari - non resta che rinnovare l'accordo con la Renault. Del resto la stessa McLaren aveva espresso perplessità sulla possibilità di una fornitura e proprio negli scorsi giorni le trattative tra Red Bull e Renault erano ripartite. 

TROPPO TARDI «Credo sia troppo tardi - ha spiegato quindi Arai - e saremmo fuori tempo massimo anche se ricevessimo un'offerta adesso». I tempi si stringono ulteriormente per la Red Bull, visto che Dietrich Mateschitz, proprietario della scuderia, ha fissato al prossimo week end il termine per trovare una soluzione. Poi, a distanza di un anno dal ritorno in F1 della Honda, Arai ha fatto il punto della situazione. «Siamo ancora lontani dai top team, anche se abbiamo fatto molti progressi». In più, Arai sottolinea l'importanza di aver fatto esperienza: «Ora conosciamo i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Sappiamo quindi dove intervenire per arrivare al livello degli altri team».

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