ROMA - La lezione del 2015 è chiara: per essere competitivi non bisogna avere fretta. Remi Taffin, direttore delle operazioni della Renault (che nel 2016 tornerà nel circus dopo l'acquisto della Lotus), ha detto la sua sul sito ufficiale della Formula 1. Riguardo l'ultima stagione, nella quale le vetture motorizzate dalla casa francese hanno deluso, Taffin ritiene che l'errore sia stato quello di precipitare il lavoro per recuperare il gap dalla Mercedes. Per tornare a essere competitivi, la Renault dovrà «tornare alle origini».

TROPPA FRETTA «Siamo arrivati al primo test invernale pensando di aver fatto un grosso passo avanti - spiega Taffin -  Credevamo di aver fatto un buon lavoro. E' stato così per alcune componenti, ma siamo rimasti bloccati su tre punti: un problema di affidabilità con i pistoni, l'elettronica della power unit, ma soprattutto un ritardo nel prendere decisioni definitive, rimandandole fino all'ultimo momento possibile. Le specifiche della power unit per la prima gara sono state stabilite molto tardi e quindi non eravamo pronti. Volevamo colmare la distanza talmente tanto che ci siamo tirati la zappa sui piedi. Ma questo ci ha permesso di imparare molto e faremo in modo di non avere gli stessi problemi».

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