ROMA - Lui che lo conosceva bene Ayrton Senna può permettersi di fare paragoni. Gerhard Berger, compagno di squadra in McLaren e grande amico del brasiliano non ha paura di dirla grossa. In pista Max Verstappen gli ricorda tremendamente Ayrton: «Quando lo vedo correre penso a Senna - spiega l'austriaco - È la prima volta che dico una cosa del genere, perché eravamo molto amici con Senna e credo che sia il più grande pilota di sempre. Ayrton era inavvicinabile come personalità, come stile di guida, per risultati e preparazione, era diverso da chiunque altro. L'ho sempre rispettato evitando di fare paragoni, ma con Max è difficile non pensarci»

IN BRASILE Il paragone a Berger, è venuto in mente a Berger subito dopo il Gp del Brasile, nel quale Verstappen è stato protagonista di una serie di sorpassi spettacolari: «È stato uno show. Ha cercato sempre nuove traiettorie, e anche dietro la safety car stava studiando il circuito. Gli ingegneri degli altri team dicevano ai loro piloti di fare come lui - prosegue Berger - Sapeva perfettamente cosa fare, incredibile per l'età che ha. Ha seguito linee incredibili, facendo sembrare i suoi colleghi dei principianti. È stato fantastico il modo in cui ha controllato la macchina in sbandata».

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