MELBOURNE - «Congratulazioni alla Ferrari che ha fatto un lavoro fantastico in questo weekend. Anche noi abbiamo fatto un buon weekend come team, ma in gara abbiamo fatto fatica con le gomme». Sono le parole a caldo del pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, che ha chiuso il Gp d'Australia al secondo posto alle spalle di Sebastian Vettel. «Se ci siamo fermati troppo presto? La strategia era quella di fermarsi al giro 19, abbiamo anticipato perché non avevamo più aderenza. Dobbiamo studiare i dati, ho faticato soprattutto all'inizio ma sono riuscito al secondo. Eravamo veloci per vincere la gara, ma nel traffico abbiamo fatto fatica. Avevo detto che la Ferrari sarebbe stata più veloce», ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport.
BOTTAS SODDISFATTO Più soddisfatto il commento di Bottas, oggi terzo: «Sono ovviamente felice, è la prima gara con questo team e voglio ringraziare tutti, ho avuto un'accoglienza fantastica - ha detto il finlandese a fine gara - Abbiamo lavorato benissimo per questa prima gara, per essere pronti. Non tutto è andato alla perfezione soprattutto perché i nostri avversari sono stati più veloci di noi e questo significa che dobbiamo lavorare più duramente, siamo tutti pronti. Ho fatto una buona partenza con il podio e possiamo solo migliorare da qui in avanti, attendo con impazienza le prossime gare».
I PUGNI DI WOLFF «Sono molto “emozionale” come gli italiani. Mi sono arrabbiato perché la macchina non è andata veloce e abbiamo fatto un cambio di gomme troppo presto. Siamo entrati tre e quattro giri troppo presto, abbiamo sbagliato». Così il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ha spiegato il doppio pugno sul tavolo nel box durante la gara nel momento-chiave del Gp in Australia, con la sosta di Lewis Hamilton al 17/o giro a Melbourne. «La Ferrari - ha ammesso - oggi era più veloce. Vettel era molto vicino. Oggi sono loro i vincitori. Bottas? È stato un weekend dove è cresciuto, è andato abbastanza veloce verso la fine della gara e sono felice», ha concluso commentando la gara del pilota finlandese.