ROMA - Ha vinto due Gran Premi, ma si è anche dovuto ritirare per ben sei volte in questa stagione, la sua ultima a bordo di una Red Bull. Daniel Ricciardo, dunque, si dice perseguitato dalla sfortuna durante questo mondiale di Formula 1. Lo spunto per ricordare le sue peripezie è quanto accaduto a Suzuka, nel Gp del Giappone, dove un guasto tecnico lo ha tenuto fuori dalla Q2, costringendolo a partire dalle retrovie. Nonostante tutto Ricciardo è riuscito a recuperare, chiudendo quarto: un episodio che al pilota australiano ha ricordato la vittoria di Monaco, dove conquistò la pole position, ma vinse a fatica per un problema alla monoposto che stava per compromettere la sua gara. È da allora che il pilota australiano non sale sul podio.

FRUSTRAZIONE «Non mi piace essere negativo o piangermi addosso, ma credo di averne avuto abbastanza per quest’anno e non mi spiego perché sia andata così. Sono abbastanza frustrato, ma non lascerò che la sfortuna abbia la meglio - ha spiegato Ricciardo - continuerò a dare il massimo, sperando che prima o poi la sfortuna finisca. Ripenso a Monaco, dove ho vinto ma soffrendo tantissimo. Mi sono seduto a tavolino con i miei ingegneri e non siamo riusciti a ricordare un week end dove sia andato tutto liscio dall’inizio alla fine».

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