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Vettel, e adesso? Ecco gli scenari dopo l'addio alla Ferrari

Getty Images

I suoi due nodi: sfidare Leclerc e trovare un volante per non lasciare la Germania senza piloti

E’ fuori da tutto, dal progetto e dal futuro. Eppure, non era mai stato al centro del mondo come in queste ore, in questi giorni. A meno di un mese dalla (possibile) ripresa del mondiale, Sebastian Vettel si scopre baluardo e antieroe, all’estremo limite del nulla e ostinatamente dentro alle cose. Alla Ferrari correrà da separato in casa. Per la Germania sarà l’ultimo pilota della stirpe tedesca a rendere grande la velocità: tra i venti al via quest’anno, Vettel è rimasto l’unico. Nel 2010 i tedeschi che correvano in Formula 1 erano addirittura 7, una percentuale altissima, che traduceva in cifre concetti astratti come la classe e il coraggio. Quando si correva in Germania, in Austria o in Belgio, le autostrade del centro Europa si riempivano di tifosi, andavano verso le piste sapendo di essere i più veloci di tutti. Nel giro di dieci anni quel mondo è finito, se ne sono andati tutti. Non c’è mai stato un reale ricambio generazionale. A tenere alta la bandiera della Germania è rimasto Vettel, che però ora guarda al 2021 come all’anno della fine della giostra. Un pilota solo. Ma dietro di lui sono riposte illusioni e speranze, sogni infranti e opacità di una nazione intera.

La Germania in F1 è solo Vettel

La Germania ha la Mercedes che domina da anni. Ma quest’anno non avrà il Gran Premio di Hockenheim e dal 2021 rischia di non avere più piloti. Dipende tutto da Seb. In dieci anni è cambiato tutto. Negli anni Novanta la supremazia era alta, quasi incontrastata. E dieci anni fa c’erano Sutil, Heidfeld, Rosberg, fino alla leggenda delle leggende, l'inarrivabile Michael Schumacher. E in seguito lo stesso Vettel, che su Red Bull aveva convincendo l’umanità a credere nella sua corsa contro il vento. Ma se un tempo un terzo dei piloti parlava tedesco, oggi la situazione è cambiata. Anche il mondo della F1 si è globalizzato, ha guardato a ovest e a est, a sud e a nord, e la geografia degli eroi alla guida è diventata un’altra, diversa, persino più grande. La velocità è una questione di stile, ma i piloti l’hanno imparata ovunque. In questa new hollywood della velocità Vettel era l'eroe che aveva resistito alle intemperie, fino all’ultimo colpo di scena: l’addio alla Ferrari e un futuro che adesso non lo comprende più. L’anno prossimo Seb potrebbe chiuderla lì, mettendo fine in qualche modo a un’epoca.

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