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Greenpeace si scaglia contro F1: “I loro progetti sono solo cosmetici”

EPA

Gli ambientalisti chiedono di ripensare l'impronta di carbonio del circus 

ROMA - La Formula 1 negli ultimi anni ha avuto una grande crescita dal punto di vista del seguito da parte del pubblico, anche grazie alle varie modifiche del regolamento che hanno reso più interessanti le gare. Il principale circus automobilistico del mondo, inoltre, si sta impegnando a ridurre l'impatto ambientale anche sulla scia di quanto professato dal quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel. Gli ambientalisti, però, credono che le iniziative della Formula 1 non siano ancora sufficienti.

Greenpeace: "F1 superficiale"

L'attivista di Greenpeace, Benjamin Stephan, nel corso di un'intervista rilasciata all'agenzia DPA, si è scagliato duramente contro la Formula 1: "Dovrebbero dare un contributo per proteggere il clima, ma lo fanno soltanto in maniera superficiale. Devono ripensare l'impronta di carbonio dell'intero circus e diventare più regionali, anziché pensare di organizzare addirittura 24 Gran Premio nel 2024. Se la Formula 1 non accetta il fatto di dover cambiare la propria identità, i loro progetti per me sono solamente dei cosmetici".

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