Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Viaggio alla scoperta dell'opera di Antonio Meneghetti

A partire dal 20 maggio e fino al 26 giugno, l'Ala Brasini ospita la mostra dedicata all'artista, con oltre 100 lavori tra pittura, scultura, gioielli e pezzi di design

Con una prestigiosa selezione di oltre cento lavori, a partire dal 20 maggio, a tre anni esatti dalla sua scomparsa, il Complesso Vittoriano celebra Antonio Meneghetti, artista poliedrico e dalla personalità carismatica con “L’opera di Antonio Meneghetti”. La mostra, prodotta dalla Fondazione Meneghetti e curata da Ermanno Tedeschi, è ospitata nell’Ala Brasini del Vittoriano e conta oltre cento opere del maestro tra dipinti, sculture, oggetti di design e gioielli. I lavori esposti arrivano da prestigiosi musei e sedi istituzionali in diverse parti d’Italia e del mondo – come la Rocca Paolina di Perugia, Castel dell’Ovo a Napoli, Palazzo della Civiltà a Roma, le Corderie dell’Arsenale e Palazzo Ducale a Venezia oltre che a San Pietroburgo, Brasilia e Pechino – che, unite ad alcune videoproiezioni, rappresentano uno spaccato importante del suo eterogeneo profilo artistico e personale. Nel 2001 Francesco de Benedetta, Presidente dell’Accademia Internazionale d'Arte Moderna, descrisse così la personalità di Meneghetti: «Quando ebbi occasione di incontrarlo, capii che per la prima volta non ero davanti ad un pittore o un artista, avevo davanti a me un genio dell'arte». Da raffinato osservatore del mondo e della natura umana, i suoi quadri sono caratterizzati da astratte pennellate di colore e sgocciolature di pittura, mentre al centro degli oggetti di design c'è l'uomo. Come spiega Guido Curto, critico d’arte e Direttore di Palazzo Madama a Torino, il genio e la personaltà gioiosa e giocosa dell’artista si riflettono nel suo fare artistico, in un’infinita varietà che si rifà alle poliedriche percezioni e ai molteplici punti di vista del soggetto. Meneghetti stesso ha dichiarato: «Si tratta di cogliere tra due colori il loro denominatore universale, la trascendentalità, il punto di equilibrio luce dove tutti si armonizzano». I temi trattati nelle opere sono diversi e vanno dal figurativo al minimale, di cui i bianchi e i neri sono quadri essenziali e assoluti e ne rappresentano la massima espressione. Nelle sculture di Meneghetti il vuoto è fondamentale e il più delle volte lo spazio più corposo richiama il protagonismo del bianco sulla tela. Lo spazio puro è il luogo circoscritto dal segno visibile e dal segno della sua mente.

Roma è centrale nella formazione artistica di Meneghetti: è qui che ha potuto vedere da vicino e studiare i grandi Maestri. Inoltre, in occasione della mostra Pamela Bernabei, presidente della Fondazione Meneghetti, ha voluto ricordare con la pubblicazione di un libro di circa 400 pagine, edito da GLI ORI – Editori Contemporanei, le opere e l'immenso lavoro che Antonio Meneghetti ha realizzato nella sua vita in tutte le forme in cui si presenta l’arte.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi