Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Oggi come a Euro 1984: Portogallo in campo

Cristiano Ronaldo e i suoi aprono il loro Europeo. Il 14 giugno di 32 anni fa, sempre in Francia, i lusitani bloccarono la Germania campione in carica

Campioni d’Europa in carica e vice-campioni del mondo a Spagna ’82, la Germania Ovest si presenta agli Europei di Francia 1984 come una delle favorite alla vittoria finale, e, per la verità, non è che questa sia una grande novità. La squadra allenata da Jupp Derwall è praticamente la stessa del mondiale spagnolo, la formazione che gli azzurri sono riusciti a schiantare nella notte di Madrid. Nella fase finale del torneo la Germania Ovest viene inserita nel gruppo B con Spagna, Romania e Portogallo. Neanche i lusitani sono da buttare: la squadra è costruita su due blocchi, Benfica e Porto (facile), ha una difesa solidissima e difficile da penetrare, un centrocampo tecnico e di qualità, e in attacco si affidano a Fernando Gomes, volto e leggenda del Porto, con cui vince praticamente tutto quello che c’è da vincere, in patria e in Europa, si laurea sei volte capocannoniere del campionato lusitano e due volte Scarpa d’Oro. Il 14 giugno di 32 anni fa è però Rui Jordao a giocare da centravanti.

MURO ROSSOVERDE. In 48.000 affollano La Meinau di Strasburgo per assistere a Germania-Portogallo, gara inaugurale del girone. A causa dell’assenza di Schuster, Derwall è costretto a schierare Rummenigge a centrocampo, davanti spazio a Voeller e Klaus Allofs. Il Portogallo sceglie, per forza, la soluzione più prudente: imbrigliare gli avversari a centrocampo, chiudersi in difesa e ripartire in contropiede. La tattica degli uomini del ct Fernando Cabrita riesce a metà. La fase difensiva è semplicemente perfetta: i tedeschi non riescono a creare il minimo pericolo alla porta difesa dal capitano Bento. I lusitani provano a colpire in contropiede, ma senza successo. È comunque il centrocampo la loro arma in più: a distinguersi in particolar modo sono il regista Jaime Pacheco, compagno di Gomes ai tempi del Porto campione di Portogallo, d’Europa e del mondo, e Fernando Chalana, ovvero i baffoni più famosi della storia del Benfica.

PARITA’. Un paio di occasioni i portoghesi le avrebbero pure, ma Pacheco e Joao Pinto non riescono a battere Schumacher. Dall’altra parte li imita Voeller, e così la partita termina 0-0. Il muro portoghese è stato d’acciaio. Resisterà fino alla semifinale, abbattuto dalla Francia di Platini. Rummenigge e compagni, invece, non passeranno neanche il girone.

GERMANIA 0 (4-4-2): 1 Schumacher; 5 B. Foerster, 15 Stielike, 4 K. Foerster, 2 Briegel; 6 Rolff (67’ 19 Bommer), 18 Buchwald (67’ 13 Matthaus), 11 Rummenigge, 7 Brehme; 9 Voeller, 8 Allofs. Allenatore: Jupp Derwall.

PORTOGALLO 0 (4-5-1): 1 Bento; 9 Joao Pinto, 10 Lima Pereira, 11 Eurico Gomes, 17 Alvaro Magalhaes; 7 Carlos Manuel, 15 Pacheco, 14 Frasco (79’ 8 Veloso), 13 Antonio Sousa, 4 Chalana; 3 Rui Jordao (85’ 6 Fernando Gomes). Allenatore: Fernando Cabrita.

14 giugno 1984 – ore 17.15, Strasburgo, La Meinau. Spettatori: 48.000 circa

Arbitro: Romualdas Yushka (URSS)

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi