Dodici anni, dodici edizioni (con quella che sta per iniziare) per diventare un punto di riferimento dei festival nazionali e internazionali. È Short Theatre - Lo Stato Interiore che torna a Roma dal 7 al 17 settembre per undici giorni di incontri ed eventi dedicati a teatro, danza, musica, arti visive, installazioni, video, performance, workshop e clubbing che animeranno gli spazi de La Pelanda e della Factory al MACRO Testaccio, a cui si aggiunge la collaborazione con il Teatro India e la Biblioteca Vallicelliana.
Trentacinque compagnie presenti di cui venti straniere (una costante di Short Theatre) che registrano le prime volte di paesi extraeuropei come Canada, Argentina, India oltre a Portogallo, Spagna, Svizzera, Belgio, Svezia, Algeria ecc. Gli artisti impegnati nella manifestazione saranno 150 e attireranno un pubblico ampio ed eterogeneo.
La dodicesima edizione della kermesse mantiene le sue peculiarità tra cui quella di spaziare tra i linguaggi e i formati artistici, le generazioni, le provenienze geografiche e le identità culturali puntando sulla multidisciplinarità e sull’abbattimento dei confini disciplinari al punto da costruire un programma in cui spettacoli, concerti, performance e incontri si accompagnano e fondono vicendevolmente cercando costantemente la commistione tra linguaggi e generi artistici.
Short Theatre - la cui direzione artistica è affidata a Fabrizio Arcuri, è realizzato con il sostegno di MiBACT e Regione Lazio, ed è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale ovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali - è anche un importante momento di incontro, condivisione e dialogo tra gli stessi artisti intorno all’attuale condizione della performance, alle sue forme, ai suoi sensi, e alle sue prospettive.