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Mario Biondi in concerto: «Vorrei cantare ar Colosseo»

Intervista al crooner d'Italia che torna il 29 dicembre in concerto a Roma insieme all'edizione speciale del suo disco Beyond

Un siciliano a Parma, lui Mario Biondi da un mese in giro per l’Italia con la terza parte di Beyond Tour, si racconta a In Roma. Dalla voce calda e dal timbro inconfondibile, sarà il 29 dicembre all'Auditorium Parco della Musica, confidando tra le altre cose quando da bambino, cresciuto con l’album Panini, ha iniziato a tifare Inter e del sogno di voler cantare un giorno al Colosseo.

Lo scorso 20 novembre è uscito Beyond Special Edition insieme a un cd extra contenente la reinterpretazione di cinque brani della famosa band i Commodores. Com’è nata l’idea?

Devo dire che molto è da imputare agli ascoltatori perché chiedono sempre qualcosa di nuovo, vogliono sentire diverse angolazioni. Quando si è parlato con la casa discografica, volevamo creare un regalo intorno a questo disco d’oro. Si è pensato a diversi artisti finchè si è arrivati alla conclusione che Commodores è una band giusta, una band “oltre”, importante, che ha fatto da crossover tra il soul e la pop music. Poi, c’era un personaggio come Lionel Richie…

Mario Biondi è figlio d'arte. Suo padre, Stefano Biondi, era un famoso cantautore siciliano, anzi, catanese: immagino che la musica sia sempre stata di casa. Dove le capitava più spesso di cantare?

Assolutamente. A casa io e mio padre eravamo i "cantanti da automobile", nel senso che si cantava tanto quando ero in viaggio, quando eravamo in giro, in macchina insieme. Giravamo tanto in famiglia, c'era l'abitudine di fare gite, picnic e durante questi viaggi con mio padre si cantava tantissimo, ci piaceva tanto la musica.

Qual è la sua canzone di Natale preferita? Quale le piaceva di più ascoltare quando era piccolo?

Canzone natalizia preferita...forse l'ho scoperta ultimamente, è una canzone dell'800 che ho inserito appunto nel progetto Mario Christmas. Si chiama "God rest ye gentleman" ed è una canzone molto, molto bella. L'ho scoperta da poco ed è un brano che mi piace, mi coinvolge, sembra che provenga dal profondo, dal cuore, dall'anima...è molto evocativo, ecco.

Il piatto che non manca mai sulla sua tavola a Natale?

La schiacciata. Una sorta di pizza coperta siciliana che fa mia madre con ovviamente dentro un pò di tutto, dalle acciughe alle verdure. E' un mondo a sè stante, un mondo parallelo, ha una vita sua...

Il 28 novembre è iniziata la terza parte del Beyond Tour che la sta portando in giro per molte date. Dopo la breve pausa natalizia, Firenze e poi Roma, il 29 dicembre per la penultima data di questo 2015: cosa ci può anticipare al riguardo? Che rapporto ha Mario Biondi con la Capitale?

Vengo a ritrovare gli amici romani che sono sempre tantissimi e con i quali mi trovo sempre in buono accordo: abbiamo voglia di divertirci, di cantare e di suonare insieme. Porto una scaletta tutta nuova, rinnovata, con una grande energia sul palco, molto ponderata e che vuol far divertire in un periodo che è quello che è. Stiamo vivendo momenti molto difficili politicamente. Penso che, senza diventare incoscienti, si debba mantenere alto lo spirito.

Credit:

Photo by Ale Fontana Run

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