Al Piccolo Eliseo Shakespeare torna ad essere protagonista, ma in una veste diversa: da scrittore a soggetto di una sceneggiatura realizzata dal giornalista Antonello Piroso.

Domani, mercoledì 20 aprile, al Piccolo Eliseo andrà in scena il racconto Pop di Antonello Pirso, “Molto rumore per Shakespeare” in cui ci si interroga sui lati oscuri della biografia del Bardo, proprio in occasione dei quattrocento anni dalla sua morte (sabato 23 aprile), sui molti misteri che riguardano la sua persona, ma anche sulla paternità stessa delle sue opere, ciclicamente messa in discussione e contestata. 

Perché solo sette anni dopo la sua morte, le commedie di Shakespeare hanno iniziato a spopolare nei teatri? La sua copiosa produzione, trentasei tra commedie, drammi storici e tragedie scritte e rappresentate a Londra al ritmo di due l'anno tra il 1592 e il 1610, sono tutte attribuibili al Bardo? E tuttavia quando colui che è considerato il più eminente drammaturgo della cultura occidentale muore, la sua scomparsa avviene in modo anonimo, sotto silenzio. Come mai non si è fatto “Molto rumore per Shakespeare”?