Londra è la città del tutto, dove quello che cerchi c'è. Dove le opportunità sono infinite, anche se rese meno accessibili agli stranieri, europei compresi dopo la Brexit. Londra rimane tuttavia un'aspirazione, un obiettivo se non un sogno da vivere per quello che offre a ogni livello. Una città spettacolo. E se a buona ragione può definirsi terra del teatro, non meno spettacolo è inteso quello che dà il pallone. Perché a Londra si respira calcio, con le sue tante squadre di Premier League, ciascuna con il suo bello stadio, perfettamente inserito nel tessuto urbano di questa metropoli, ma anche con i pub, i musei dedicati, i negozi di magliette. In questa nuova puntata della fortunata serie de “Le città del calcio” le Edizioni Incontropiede ci regalano, con il libro di Carlo Cruccu, una guida utilissima per il viaggiatore che voglia coniugare l’interesse del turista con la passione del tifoso, con una breve storia delle principali squadre di Londra, i campioni leggendari, le indicazioni precise per raggiungere i loro templi in metropolitana (“mind the gap”, mi raccomando), spaziando dai libri e i film dedicati al calcio inglese e agli hooligans - e chi non ha ancora letto “Febbre a ’90” di Nick Hornby, corra subito a riparare a questa clamorosa mancanza - al capitolo sugli italiani che hanno lasciato un segno nella vecchia Britannia, dal rapporto strettissimo tra Elton John e il Watford a come è possibile munirsi di un biglietto per la partita, cosa difficile ma non impossibile (e attenti naturalmente ai bagarini).
Ma non basta o non solo calcio perché Londra è anche famosa per il rugby e il tennis, ecco quindi i capitoli dedicati alle loro sacre cattedrali, Twickenham e Wimbledon, da visitare assolutamente. Non mancano le foto, la galleria grafica e tante curiosità, come la testimonianza di Paolo Vanoli, ospite per qualche giorno di Cobham, il centro sportivo del Chelsea.
LONDRA (le città del calcio), di Carlo Cruccu; Edizioni Incontropiede, 138 pagine, 17,50 euro.