“Non giudico le persone dai loro errori ma dalla loro voglia di rimediare", cantava Bob Marley. E Pecco Bagnaia, dopo la disastrosa prova con caduta di Le Mans, ha subito l'occasione per rifarsi nel Gran Premio di Gran Bretagna. Il pilota Ducati, in sella alla GP25, proverà a ritrovare fiducia sull’anteriore sul veloce e tecnico tracciato di Silverstone, dove ha già vinto nel 2022 ed è salito sul podio nelle ultime due edizioni. Una tappa che rappresenta anche un crocevia fondamentale per Bagnaia per non veder scappare i due Marquez in vetta alla classifica.
Inizio in trionfo, poi la crisi
Il campione in carica, infatti, aveva iniziato il 2024 con grande costanza, salendo sul podio in otto delle prime dieci gare, compresa la vittoria ad Austin favorita dalla caduta del compagno di squadra Marc Marquez. in Francia: nella Sprint del sabato Bagnaia è finito a terra nelle fasi iniziali, mentre la domenica, dopo una scelta corretta delle gomme da bagnato, è stato coinvolto in un contatto alla prima chicane con Enea Bastianini, chiudendo mestamente al 16° posto. Un errore grave che vede Bagnaia scivolare a 51 punti di distanza dal leader provvisorio (Marc Marquez appunto) che guida la classifica con 29 lunghezze di vantaggio sul fratello Alex, in forza al team Gresini. “Sono stato veloce per tutto il weekend, ma le due cadute ci hanno tolto ogni possibilità di portare a casa punti,” aveva detto Bagnaia. “L’obiettivo ora è ritrovare fiducia sull’anteriore per poter guidare come voglio. A Silverstone mi sento sempre competitivo: è una pista che mi piace molto e non vedo l’ora di tornare al lavoro con il team". La debacle infatti che, oltre ad essere frutto della sfortuna (almeno riguardo al crash nella gara di domenica), trova le sue radici in motivazioni di carattere “tecnico” e psicologico, con i due aspetti connessi tra di loro. Sul circuito Bugatti, Pecco ha confermato di avere un problema con le sensazioni che gli trasmette l’anteriore della sua GP25.
Circuito lungo e Marquez al top
E a Silverstone non sarà un'impresa facile. Parliamo infatti di un circuito fra i più lunghi (5,901 km), più veloci e più tosti con combinazioni di rettilinei veloci e curve molto tecniche e condizioni meteo imprevedibili, con pioggia già data per certa almeno sabato e basse temperature massime, domenica sui 16-17 gradi. Marquez, dal canto suo, arriva a Silverstone con l’obiettivo di confermare il buon momento: “In Francia ho raccolto due piazzamenti importanti per il campionato e ho continuato a testare il materiale provato nei test di Jerez, incluso un nuovo telaio. Ora torniamo ai box per ritrovare quelle sensazioni e continuare a lavorare per essere competitivi sia nella Sprint che nella gara lunga.”