DOVIZIOSO - I due piloti della Ducati hanno mostrato di essere carichi. Andrea Dovizioso non ha avuto dubbi: "Far tornare a vincere la Ducati è una grande responsabilità. Lo scorso anno abbiamo lavorato tantissimo, ma non riuscivamo a mettere tutti i pezzi insieme per migliorare. L'atmosfera è diventata pesante perché siamo tutti esseri umani. Quest'anno si lavora con più logica e i risultati si vedono: nei test siamo più veloci e, anche se ho abbastanza esperienza per non esaltarmi, sono fiducioso. Ho scelto il numero 4 perché tanti campioni lo hanno usato e ho aggiunto lo 0 davanti perché mi piace e per distinguermi. Tra me e Cal c'è competitività e deve essere così perché ci sproniamo a vicenda. Lo scorso anno avevamo fatto una bella qualifica in Qatar, ma sapevo di non poter essere competitivi in gara. Quest'anno vogliamo far meglio anche in gara, nonostante in gara dobbiamo ancora migliorare". Eccoci ai pronostici per la stagione: "Lo scorso anno la Ducati era a un secondo e mezzo dai primi, un abisso. Saremmo dei maghi se riuscissimo a cancellare questo gap in così poco tempo. Meglio non sognare troppo: in gara non possiamo essere così competitivi per essere davanti, mentre nel giro singolo possiamo dire la nostra. Nei test siamo andati forte, anche come simulazione, ma la gara sarà diversa e più difficile. Valentino Rossi? Ha mostrato di essere più veloce rispetto allo scorso anno e potrà entrare più in corsa con i primi tre che rimangono veloci".
CRUTCHLOW - Anche Cal Crutchlow ha mostrato di avere dentro tanta voglia e, dopo aver visto un filmato con i trionfi in Ducati di Stoner e Capirossi ha spiegato: "Stoner è stato un marziano alla Ducati e anche Capirossi ha fatto benissimo. Sono entusiasta dell'inizio della stagione 2014: tutti hanno fatto finora un grande lavoro e sono soddisfatto anche se vogliamo sempre di più. Il nostro obiettivo è essere competitivi in gara e, anche se sarà necessario un po' di tempo per riportare la Ducati ai tempi di Stoner e Capirossi, siamo pronti per questa sfida. La rivalità tra me e Dovizioso è positiva: abbiamo un buon rapporto e non vedo l'ora di correre insieme. Volevo correre per la Ducati da qualche anno, ma se ci sono riuscito solo adesso la colpa non è mia (ride, ndr). Devo cambiare un po' il mio stile di guida per questa moto e cercherò di mettere a posto le cose in settimana. Se troveremo il giusto assetto con le gomme dure, con le morbide sarà più o meno la stessa cosa. Quello che faranno gli altri piloti non mi interessa: io penso alla Ducati e cerco di farla arrivare davanti a tutti".