ROMA - Le aspettative erano troppo alte, anche per un pilota abituato a vincere come lui. Cosi Jorge Lorenzo, da quest’anno alla Ducati, commenta in un’intervista a Marca il difficile inizio di stagione della Rossa di Borgo Panigale: 42 punti complessivi conquistati da lui e dovizioso. «Credo che le mie aspettative fossero troppo alte, anche perché l’anno scorso la scuderia aveva vinto due gran premi - dice il maiorchino - ci si aspettava che un pilota come me, abituato a conquistare titoli, fosse subito rapido». Lorenzo, quindi, ribadisce la difficoltà di adattamento alla nuova moto dopo nove anni in cui ha guidato solo Yamaha: «La moto è totalmente diversa da quelle che avevo guidato fino a prima e io sono un pilota che impara gradualmente a conoscere i limiti - aggiunge - sarà un processo lungo, ma costante». 

PUNTI DI FORZA Secondo Lorenzo, però, la Desmosedici Gp17 ha delle potenzialità che possono essere sfruttate: «Il motore ha un enorme potenza e una grande velocità di punta - spiega - dobbiamo capire, anche guardandoci intorno, come tirare fuori il meglio da ognuno di questi aspetti». Dunque c’è ottimismo per il resto della stagione: «Non siamo così lontani dagli altri come potrebbe sembrare, ad Austin è andata così, ma in Qatar e Argentina non eravamo troppo distanti». Infine qualche parola sul prossimo Gp, a Jerez, dove tradizionalmente va sempre fortissimo e fino a qui ha vinto cinque volte: «Non è la pista ideale per la Ducati, ma per me lo è. Ho ottenuto grandi risultati - conclude - e spero di riuscire a compensare così le difficoltà che potremo avere».

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