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Autovelox approvato ma non omologato? Ecco come si può contestare la multa

La Corte di Cassazione ha stabilito che il controllo periodico di omologazione dovrà essere dimostrato

“Fatta la legge trovato l’inganno”, forse non c’è detto più adatto in una situazione come questa. Nel 2020 un automobilista era stato fermato e multato dalla Polizia locale per eccesso di velocità. Il guidatore però ha impugnato la sanzione contestando al Tribunale di Alessandria che l’autovelox utilizzato fosse solamente approvato, non omologato. È quindi possibile farlo con ogni multa?

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I dubbi del Codice della Strada

Attraverso l’ordinanza n.8694 dello scorso 17 marzo, la Corte di Cassazione ha stabilito che tutti gli strumenti di misurazione del limite di velocità dovranno essere sottoposti a omologazione. In effetti, a vincere la diatriba tra la Polizia e il conducente era stato proprio quest’ultimo, poiché il dispositivo non era stato omologato ma solo approvato. Secondo la Cassazione quindi è possibile richiedere che venga dimostrata l’avvenuto controllo periodico di omologazione. Servirà comunque che venga fatta chiarezza sulla differenza tra approvazione ed omologazione, perché nel Codice della Strada per ora non c’è accenno di alcuna distinzione.

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