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Codice della Strada, possibile stretta sui neopatentati

Visto l'alto numero delle giovani vittime su strada, è stato presentato un emendamento per il trasporto di una sola persona da mezzanotte alle cinque del mattino

Sono state ben 42 le vittime in un solo weekend a luglio. Un drammatico primato che si è registrato sulle strade italiane. A peggiorare la situazione il fatto che buona parte dei decessi hanno riguardato individui compresi tra i 18 e i 24 anni. Non è un caso, dunque, che lo scorso 5 luglio sia stato presentato l’emendamento “Edoardo” che dispone che i neopatentati possano avere un solo passeggero in auto da mezzanotte alle cinque del mattino. La norma potrebbe aggiungersi a quelle già presenti nel Codice della Strada, ha come scopo quello di prevenire le sempre più numerose giovani morti sulla strada e che prende il nome da una di queste vittima (Edoardo Divino, 17enne scomparso a gennaio 2022 a Roma).

Le vittime della strada

Parlando di numeri più a largo raggio, in Italia nel 2020 sono state registrate ben 2.395 vittime stradali: dati che spaventano, considerato che per diverso tempo, causa restrizioni da Covid, la circolazione è stata fortemente limitata. A questo va aggiunto che il numero di incidenti stradali in cui sono coinvolti giovani automobilisti fino a 30 anni corrisponde al 25% del totale, come riporta uno studio europeo. Le cause principali sono l’inesperienza e l’immaturità, ma anche l’eccessiva fiducia nelle proprie capacità di guidatori.

La madre del giovane Edoardo Divino, insieme a Francesco Spanò, direttore del personale dell’Università Luiss, ha presentato l’emendamento in Senato, nella speranza che questa nuova norma possa aiutare a prevenire gli incidenti. L’emendamento si inserirebbe nell’art. 186-Ter del Codice della Strada, subito dopo il 186-bis che sanziona la “Guida sotto l’influenza dell’alcool per conducenti di età inferiore a ventuno anni, per i neopatentati e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o cose”. La regola vale per tre anni e prevede una multa che va dagli 800 ai 3.200 euro, oltre all’arresto da sei mesi a un anno.

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