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Autovelox miete 200 multe al giorno, e alla fine arriva in Procura

Il dispositivo è stato installato sulla strada Gardesana, sollevando numerose polemiche

C'è un autovelox a Torri del Benaco, in provincia di Verona, che al giorno fa 200 multe. È stato installato sulla strada Gardesana e ha anche sollevato numerose polemiche. Adesso, questo stesso autovelox, è giunto davanti ai giudici della Procura della Repubblica di Verona. È stata l'associazione Altvelox-Maggiore Tutela ha presentare l'esposto, decisa ad affrontare questa battaglia “per il rispetto della legalità, che in questo caso a nostro avviso non è stata rispettata”.

La richiesta dell'Associazione nazionale dei Consumatori e delle micro imprese-delegazione di Belluno ai pm è di “accertare e valutare se siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti“. Ed, “essendo la questione in esame particolarmente complessa e articolata sotto il profilo tecnico e normativo”, chiede anche di “demandare adeguata istruttoria e verifica ad ausiliario consulente tecnico esperto in materia”.

Comune sotto accusa

Tutte le opposizioni all'autovelox sono state inserite in un fascicolo. Il Corriere della Sera riporta quanto scritto da Altvelox-Maggiore Tutela: “Tale apparecchiatura è stata espressamente approvata in base a mera Determina Dirigenziale emanata dal Mit pur se carente di specifico prodromico Decreto ministeriale del Mise”. Decreto “atto a validare e legalizzare l’apparecchiatura di misura della velocità, mediante le complesse procedure prescritte in materia di metrologia legale”.

Sotto accusa anche “la commercializzazione da parte della ditta costruttrice e relativa fornitura alla P.A dell’apparecchiatura autovelox in contestazione, pur priva di caratteristiche metrologiche imposte per legge non rispecchia le esigenze d’accertamento richieste e pretese dalla P.A. ai fini sanzionatori, venendosi in tal caso a ravvisare il reato di frode nelle pubbliche forniture”. Secondo Altvelox-Maggiore Tutela “a quanto rilevato ne consegue reiterata quotidiana ingiusta e consapevole lesione da parte del Comune di Torri del Benaco ed organi preposti al controllo, alla rilevazione e alla comminatoria delle infrazioni stradali dei diritti dei consumatori e degli utenti della strada costituzionalmente e normativamente garantiti”.

Ma non è finita qui perché “sussistono e si contestano gravi elementi di antigiuridicità nell’indebito utilizzo di tali apparecchiature di misura della velocità in quanto priva dei requisiti metrici legali”. Ecco perché “i richiamati elementi di diritto caducano, senza possibilità di remissione alcuna, le procedure di rilevamento strumentale della velocità a danno degli utenti stradali ai fini sanzionatori, mediante utilizzo di apparecchiature prive dei requisiti metrici e funzionali richiesti per legge, relegando l’attività di P.A. nella categoria della nullità risultando inefficace e improduttiva di qualsivoglia effetto giuridico opponibile e vincolante”.

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