“Nel west, i cowboy avevano il loro cavallo preferito e Max ha la sua Interceptor”, osserva Miller. Nulla di più vero. Come il cavallo dei cowboy anche le auto di Mad Max fanno la differenza tra la vita e la morte nelle lande desolate del mondo apocalittico. Rappresentando, inoltre, una reincarnazione cyberpunk dei carri da guerra dell'epica classica. Senza l'Interceptor la saga originale non avrebbe avuto lo stesso successo, inutile negarlo. Potreste immaginare Han Solo senza il Millenium Falcon? La vita della Interceptor ebbe inizio dalla XB Ford Falcon Coupe del 1974, variante australiana della muscle car statunitense, modificata con un frontale stile Concorde, copri iniettori Scott SuperSlot e raffreddamento a cinghia. Quest'auto iconica ebbe una vita gloriosa ma breve: debuttò per la prima volta in Mad Max del 1979, ma "perì" nel film del 1981, The Road Warrior. “Una leggenda parcheggiata in una discarica”, racconta Mel Gibson, “tutta ruggine e tintinnii, con molte riparazioni da dover effettuare e così pochi pezzi originali a disposizione".
Un bestione sportivo: 4,8 metri di lunghezza, quasi 16 quintali di peso, ma soprattutto il potente 351 Cleveland sotto al cofano, famoso motore V8 da quasi 300 cavalli di casa Ford prodotto in diverse generazioni. Ma come abbiamo già visto in una precedente panoramica sulle auto del film, Fury Road sarà un'orgia di V8. Vedi l'altro "mostro" esposto al Comicon, la rat rod di Nux, una vecchia Chevrolet coupé equipaggiata con un 350 Chevy da 290 cavalli. La carrozzeria sembra uscita dall'inferno, ma l'abitacolo è addobbato con giocattoli e oggetti raccolti nel corso della breve vita del personaggio, dal bulbo oculare della leva del cambio al viso di bambola del volante. “C’è una certa allegria in questa generale follia”, osserva Miller, “e Nux, essendo giovane, ha quel tipo di gioiosa esuberanza che hanno le persone cresciute in quel mondo e che sono all’oscuro di quanto successo in precedenza”. Ci sarà da divertirsi, questo è certo.