Un’operazione condotta dai funzionari dell’Ufficio Dogane di Trieste, congiuntamente con il Nucleo Operativo della Guardia di Finanza, ha portato al sequestro di ben 200 biciclette elettriche a pedalata assistita d’importazione, più comunemente note come e-bike, complete di trasformatori e batterie di origine Cinese.
Un sequestro, quello effettuato dagli uomini e le donne dell’ADM, che ha portato a sanzioni amministrative pecuniarie, in materia di sicurezza dei prodotti, per un ammontare compreso tra 23mila e 182mila euro.
Bici elettriche per i Carabinieri: flotta da 60 unità per degli agenti
Intera spedizione sottoposta a sequestro
Come fatto sapere dalla stessa Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, subito dopo l’immediata verifica della merce è emerso che le e-bike non riportavano né la prevista marcatura “CE” sulle batterie né le informazioni afferenti il modello, il produttore, il voltaggio e le caratteristiche tecniche.
Una mancanza, questa, che ha fatto immediatamente scattare ulteriori controlli sulla documentazione tecnica, risultata anch’essa essere incompleta e non idonea ad attestare la conformità di sicurezza dei prodotti importati dalla Cina.
Ovviamente, come da prassi, l’intera spedizione è stata sottoposta immediatamente a sequestro amministrativo perché non in grado di garantire le regolari conformità agli standard di sicurezza comunitari. In caso di malfunzionamento, infatti, le bici sequestrate avrebbero potuto provocare anche incidenti a discapito degli utilizzatori.
Cresce l’interesse per la bici ma crescono anche i prezzi: materie prime più care