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WEC, a Spa doppietta per Audi e Ferrari

 

Mondiale Endurance: l’Audi numero 8 guidata da Oliver Jarvis, Loiic Duval e Lucas Di Grassi vince la 6 Ore di Spa dopo una gara ricca di colpi di scena. Nelle GTE nuova vittoria per la 488 di Rigon e Bird.

ROMA - Vendetta Audi in Belgio: la R18 di Jarvis, Duval e Di Grassi taglia per prima il traguardo della 6 Ore di Spa-Francorchamps di fronte a 56 mila spettatori, dopo che la direzione gara aveva assegnato a Porsche la vittoria al round inaugurale di Silverstone. Non sono mancati i colpi di scena, a partire dal clima, con un cielo inaspettatamente sereno e temperature quesi estive: la Porsche n.1 scattata dalla prima posizione ha subito preso il comando, mentre dietro le Toyota battagliavano con Lieb (Porsche n.2), Di Grassi (Audi n.8) e Treluyer (Audi n.7). La gara inizia dunque con due Porsche davanti seguite da due Audi e altrettante Toyota, ossia lo stesso ordine della griglia di partenza, ma dopo pochi giri le Toyota mostrano un ottimo passo gara: sulla numero 5 Buemi va a ingaggiare una gran lotta con Di Grassi, per poi portarsi in testa alla gara grazie ai guai tecnici della Porsche numero 2. 

AUDI NE APPROFITTA - La gara sembra stabilizzarsi con la Toyota n.5 al comando che cerca la fuga, mentra la numero 6 è costretta al ritiro a causa di una perdita d'olio. A due ore dal termine dalla Toyota "superstite" guidata in quel momento da Nakajima comincia ad uscire del fumo dallo scarico: il giapponese prende la via dei box e lì si ferma, consentendo alla Audi n.8 di conquistare la leadership e di passare per prima sotto la bandiera a scacchi, davanti alla Porsche n.2 di Dumas-Jani-Lieb e soprattutto alla Rebellion che ottiene nuovamente il podio grazie alla n.13 di Imperatori-Kraihamer-Tuscher che precede la n.12 di Heidfeld-Prost-Piquet.

FERRARI VINCE ANCORA - Nella GTE-Pro seconda vittoria di fila per la Ferrari 488 GTE numero 71 di Sam Bird e Davide Rigon che si sono imposti nella 6 Ore di Spa-Francorchamps dopo il successo di Silverstone. La gara è iniziata con Bird che scattava dalla pole position e Bruni sulla 51 al suo fianco. Al via l’italiano è partito meglio riuscendo a conquistare la prima piazza: Bird inizialmente è riuscito a tenere il ritmo di Bruni poi, anche a causa del traffico, è finito largo in una curva perdendo nel complesso otto secondi. Il primo pit stop con cambio pilota è stato effettuato in condizione di Full Course Yellow, con tutte le vetture costrette a procedere alla velocità di 80 km/h in seguito allo spaventoso incidente di Nicki Thiim, illeso, con l’Aston Martin, mentre al secondo c’è stato l’episodio che sembrava aver chiuso i giochi per la vittoria. A causa di alcuni detriti in pista è stata di nuovo Full Course Yellow ed entrambe le vetture sono rientrate per il loro pit stop. Solo che mentre Calado ha ceduto la vettura a Bruni in condizione di bandiera gialla, Rigon ha finito le operazioni con Bird quando la gara era tornata in bandiera verde. Di conseguenza la 71 si è ritrovata a quasi 30 secondi dalla 51. A dieci minuti dalla fine però sulla vettura di testa è emerso un problema tecnico che ha costretto James Calado a rientrare ai box. Rigon e Bird hanno preceduto sul podio la Ford di Franchitti-Priaulx-Tinknell e l’Aston Martin di Rees-Adam-Stanaway. Il prossimo appuntamento con il Mondiale Endurance il 18 giugno con la madre di tutte le gare, la 24 Ore di Le Mans.

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