Stare affollati sui mezzi pubblici non è una bellissima esperienza. Chi vive nelle grandi città lo sa bene, ma per molti è una prassi quotidiana e necessaria per recarsi al lavoro e spostarsi da una zona all’altra. Il coronavirus, però, ha cambiato molto la percezione dello stare su autobus e metro: a volte, diventa impossibile mantenere il distanziamento sociale e a questo si aggiunge il comportamento di alcune persone che non rispettano le regole, come l’obbligo di indossare la mascherina all’interno di luoghi chiusi.

Conducente aggredito

Proprio in queste ore, a Roma, si è verificato un episodio scaturito dall’accumularsi dei fattori appena descritti. Una donna, a bordo di un bus della linea 057 della Roma Tpl, è stata rimproverata dall’autista perché senza mascherina. La reazione non si è fatta attendere: la donna ha prima aggredito il conducente e poi ha danneggiato la cabina di guida, distrugendo il vetro in plexiglass che separa il conducente dai passeggeri e danneggiando il volante. Nonostante l'aggressione, l'autista ha preferito non farsi refertare, mentre le persone presenti sul mezzo sono rimaste illese. Sono intervenuti sul posto gli agenti del Commissariato Casilino e la passeggera è stata denunciata per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.  

Frullo: "Nessun presidio"

L’episodio non interessa solo la situazione attuale, tra Covid-19, distanziamento sociale e mascherine, ma coinvolge anche il tema delle aggressioni agli autisti dei mezzi pubblici di cui si è molto parlato negli ultimi anni. A tal proposito è intervenuto Michele Frullo, sindacalista di Usb: “Assistiamo ancora una volta a una aggressione nei confronti di un conducente perché lasciato solo nella gestione del rispetto delle regole sull'emergenza COVID, le aziende dovevano far presidiare i capolinea e mettere dei controlli per non far ricadere sull'autista una mansione che non può compiere”.

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