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Roma, la proposta di bar e ristoranti: "Tavolini sulle strisce blu dei parcheggi"

ANSA

Niente macchine ma solo piatti e persone sedute a mangiare all'aperto. Questa è la proposta delle associazioni di categoria in previsione delle riaperture del 26 aprile

Dalla colazione alla cena, per ripartire in sicurezza i ristoranti e i bar vogliono apparecchiare i propri tavolini addobbati sulle strisce blu. Dal 26 aprile il Governo ha annunciato il ritorno della zona gialla e le conseguenti riaperture nelle regioni che riusciranno a  lasciarsi alle spalle i color arancio e rosso. Nei territori in cui i contagi Covid saranno bassi e l'indice Rt sarà inferiore a 1, inizieràuna graduale ripartenza delle attività commerciali ora chiuse.

Bar, ristoranti, palestre, piscine ed eventi sportivi e musicali all'aperto: il premier Draghi ha delineato un percorso a tappe di ritorno alla normalità, ma sempre nel rispetto delle misure di contenimento per ridurre la diffusione del Covid.

L'Italia cercherà di ripartire e con lei anche i bar e i ristoranti che avranno il permesso di alzare nuovamente le serrande per il pranzo e la cena. Un'apertura a metà che nemmeno a dirlo non convince i ristoratori perché saranno costretti a provare a superare ostacoli di non poco conto.

Sacrificare i parcheggi a pagamento

Dal coprifuoco alle 22, che rimarrà fino a fine giugno, al distanziamento dei tavoli fino al servizio esclusivamente da fare all'aperto: queste le condizioni imposte dal Governo. E proprio dagli esercenti arriva una proposta per limitare ancora una volta i danni e provare a ripartire davvero, dopo un anno di chiusure forzate. Così a Roma oltre alla richiesta specifiche al Comune capitolino di poter avere più spazio esterno per posizionare i tavolini, che corrisponda al 50% della superficie interna del locale, e di poter rendere pedonali alcuni vie e piazze nel centro storico, la Fipe Confcommercio cala l'asso.

Piazzare tavolini e dehors anche sulle strisce blu dedicate ai parcheggi delle automobili a pagamento, così che anche i bar e ristoranti senza spazio all'aperto possano avere una zona per lavorare o per chi ancora non ha avuto la concessione per poter mettere tavoli, sedie su strade e marciapiedi. Ovviamente lasciando sempre libero ai mezzi di soccorso il passaggio.

“Chiederemo di sacrificare i parcheggi delle strisce blu a favore dei tavoli di bar e ristoranti, a questo punto è l’unico modo per salvare le aziende - dice Luciano Sbraga, direttore di Fipe Confcommercio Roma all’AGI -. Purtroppo prevale il bicchiere mezzo vuoto perchè la metà degli esercenti a Roma non ha tavoli all'aperto è comprensibile che chi non sarà in grado di riaprire e vedrà invece altri colleghi farlo sia arrabbiato, soprattutto dopo mesi di inattività".

L'appello alla Raggi: "I tavoli dappertutto all'esterno"

Non sarà però una corsa al tavolino e alla sedia selvaggia, in stile monopattini. "Serve una riapertura uguale per tutti. Il vero problema è la sperequazione, in questo modo si creano figli e figliastri. La riapertura era il segnale che ci aspettavamo ma le regole non sono affatto quelle che volevamo”, aggiunge Sbraga.

Richiesta promossa e urlata a gran voce anche dal presidente Sergio Paolantoni direttamente alla Sindaca di Roma Virginia Raggi: "Serve un'ordinanza specifica per semplificare e togliere i limiti esistenti al momento. Non è in discussione il rispetto del Codice della Strada, ma i locali devono fare il servizio al bancone e anche all'aperto. Dobbiamo essere in grado di mettere tavoli dappertutto all'esterno, altrimenti è un'apertura a metà".

Cosa risponderà, se lo farà, il Campidoglio?

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