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Toyota, TNGA-B è il futuro per la nuova Yaris

Il segmento B, con cambiamenti interni nella posizione di guida e nello spazio a bordo, viene coinvolto nella nuova architettura modulare già in vigore su compatte e medie

La nuova Toyota Yaris prosegue nel suo sviluppo. Infatti l’utilitaria che da venti anni, la prima versione venne prodotta nel 1999, è una delle auto simbolo della Casa Nipponica modificherà le proprie basi tecniche. La nuova versione verrà presentata entro la fine dell’anno e sarà disponibile nel mercato giapponese mentre per vederla in Europa bisognerà attendere il 2020.

Segmento B

Yaris è progetto di segmento B, utilitaria quindi. “B” nella quale è declinata l’architettura modulare TNGA – Toyota New Global Architecture. Inizialmente lanciata con Prius, poi su C-HR e Corolla, su RAV4, solo per dire dei modelli noti in Europa. Diventa GA-B per dire della base destinata al segmento relativo.
Non sarà chiaramente limitata a nuova Toyota Yaris. Il marchio nipponico anticipa come sarà possibile sviluppare una modularità che passi per dimensioni e tecnica delle sospensioni: caratterizzerà più modelli e varianti di carrozzeria.
E sembra prospettare un ampliamento dell’offerta nel segmento B. Logico, quindi, pensare anche a un crossover urbano. Progetti tutti da verificare.

Nuova Architettura

L’architettura TNGA-B permette di adottare diverse lunghezze di passo, carreggiata e altezze da terra. Stilisticamente si apprezzerà per la possibilità di realizzare carrozzerie dagli sbalzi molto corti – un’anticipazione è arrivata dai muletti di Yaris avvistati in pista -. Ampiezza del passo che vuol dire più spazio a bordo, anche.
La tecnica costruttiva, invece, dice dell’innovazione sui punti di saldatura, tecnologie avanzate dalle quali deriverà una rigidità del sottoscocca superiore, compatibile con le esigenze di contenimento dei costi e del peso.

Altri indizi utili, per indirizzare le attese sui futuri modelli Toyota urbani: i sedili saranno posizionati più in basso e arretrati verso il centro dell’auto, così da accentrare le masse intorno al baricentro.
Cambierà sostanzialmente anche la posizione del volante, verso angolazioni più favorevoli per la guida e la regolazione.

Importante la conferma di una duplice soluzione di sospensione posteriore: ponte torcente o multi-link, in funzione della tipologia di progetto e degli obiettivi da realizzare (dinamica di marcia, contenimento costi, spazio nel bagagliaio). L’avantreno, ovviamente MacPherson, adotterà ammortizzatori dai ridotti attriti interni e abbinati a diverse soluzioni di molle per caratterizzare l’assetto.

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