A pochi mesi dallo scandalo che ha coinvolto i motori diesel del Gruppo Volkswagen , alla vigilia di uno dei Saloni più importanti degli USA (quello di Detroit) c’era attesa per le dichiarazioni del CEO della Casa tedesca.
SCANDALO PARTITO DAGLI USA - Perché il “Dieselgate” è partito proprio da lì. Da quegli Stati Uniti che, dopo aver scavato tra i dati dichiarati della Casa e dopo aver effettuato centinaia di test su Beetle, Jetta e Passat (negli USA, tre tra i modelli più venduti del Gruppo Volkswagen), hanno puntato il dito sulle emissioni “falsate” e dato il via al più grosso scandalo della storia delle quattro ruote.
DIALOGO CON LE AUTORITA’ - Nel corso di una conferenza stampa tenutasi proprio a Detroit, Muller ha dichiarato che nonostante tutto il Gruppo Volkswagen è riuscito a chiudere l’anno con dati di vendita solidi e che è in corso un dialogo con le Autorità statunitensi sulle soluzioni tecniche per i veicoli interessati dalla tematica emissioni. Ha confermato anche che Volkswagen mantiene fermamente il proprio impegno e i piani di investimento negli Stati Uniti. “Gli USA sono e resteranno un mercato fondamentale per il Gruppo Volkswagen. Sappiamo di aver profondamente deluso in nostri clienti, gli organi governativi competenti e il pubblico. Mi scuso per ciò che è successo in Volkswagen. Siamo fortemente impegnati per mettere a posto le cose”.