Non sono ore serene, per il mondo auto. In una giornata non facile per i mercati europei e USA, in Piazza Affari le azioni del Gruppo guidato da Marchionne sono state congelate al ribasso, segnando un calo teorico del 9,83%.
Pesano, tra gli altri, i dati di vendita arrivati dalla Russia, che segnalano una caduta del 46% di FCA nell’anno 2015 e, nelle ultime ore, anche la denuncia di due concessionari di Chicago: secondo Automotive News, i centri vendita statunitensi sarebbero stati costretti a modificare i dati sulle loro immatricolazioni.
FCA, dal canto suo, non ha tardato a replicare attraverso una nota ufficiale in cui garantisce l’estraneità e l’infondatezza del caso. “Sebbene l'atto di citazione non sia ancora stato notificato a Fca Us, la società è convinta del fatto che la causa sia infondata e sia stata promossa dal legale interno del concessionario proprio nel momento in cui Fca Us discuteva con il gruppo del concessionario della necessità che quest'ultimo rispettasse i propri impegni in base a taluni dei contratti di concessione. La società ha piena fiducia nella integrità dei suoi processi di business e dei suoi rapporti con la rete e intende difendere vigorosamente il caso”.