ROMA - Nell'ambito delle fastose celbrazioni per i 100 anni dell'Elica (per chi già non lo sapesse il logo BMW è un retaggio delle origini aviatorie dell'azienda) tutti i brand del Gruppo bavarese stanno presentando prototipi che anticipano la propria visione di mobilità per i prossimo 100 anni. E se Rolls-Royce ha svelato un mastodontico yacht stradale, Mini, fedele al suo stile, anticipa quelle che saranno le forme delle compatte sportive del futuro. Mini Vision Next 100, la compatta digitale: foto" data-href="https://www.corrieredellosport.it/foto/motori/news-motori/2016/06/20-12670026/mini_vision_next_100_la_compatta_digitale_foto" data-img="https://cdn.corrieredellosport.it/images/2016/06/20/123425071-9f8c5682-12d3-490e-b44b-123193eef27c.jpg">
Ecco Mini Vision Next 100, 3,62 metri di lunghezza (meno della attuale Mini tre porte), guida autonoma e propulsione elettrica. Al di là dell'evidente e profondo studio evolutivo applicato al design (basti osservare il cofano-parabrezza trasparente che ricorda il touchscreen di uno smartphone), la Vision presenta un abitacolo modulabile e che sembra in arte ispirato alle barche a vela e agli aerei vintage, con volante e pedaliera che scorrono su binari in caso l'utente voglia tornare guidatore. La vettura, pensata per essere condivisa in una società dove il car-sharing è la norma, riesce a personalizzarsi in base abitudini e preferenze del guidatore, raggiungendolo autonomamente, per poi accoglierlo con messaggi di benvenuto sulle portiere e proiettati sull'asfalto