Il mondo di oggi è in connessione 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Tra bluetooth, wi-fi e schede sim, ormai il web è entrato ovunque, anche nelle vetture in commercio. Adesso, però, l’Europa deve intervenire: bisogna fare chiarezza su quale tecnologia di connessione utilizzare e stabilire uno standard all’interno del mondo dei motori.

SFIDA APERTA - Mercoledì 17 aprile il Parlamento Europeo sarà chiamato a respingere o promuovere la decisione della Commissione di adottare il wifi come srumento standard. I 28 paesi della UE sono schierati da una parte o dall’altra per difendere le proprie scelte industriali e il lavoro di lobbing delle Case è già iniziato. Da una parte del tavolo c'è la responsabile della Commissione Trasporti, Violeta Bulc, ferma sull’adozione del wifi, dall'altra Andrus Asnsip, promotore della proposta digitale motivata dal rischio di pagare un gap tecnologico nei confronti di USA e Cina.

WIFI O 5G - Paesi e Costruttori riflettono sulle scelte di campo fatte in materia. Germania (Volkswagen, BMW, Audi) e Francia sono a favore del wifi, mentre Finlandia (Nokia) e Spagna sono sul fronte del 5G. Anche l’Italia, dopo l’appello che Confindustria ha fatto agli eurodeputati per votare contro il wifi "contrario agli interessi dell'industria italiana ed Ue", si schiera con gli scandinavi e con gli iberici.