Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Kia Stinger, l'ambasciatrice che va di corsa

La prima berlina ad alte prestazioni di Kia stupisce per il piacere di guida e il livello di qualità globale. Arriva a febbraio a meno di 50.000 euro

PALMA DI MAIORCA - C'è un 3.3 V6 bi-turbo che ruggisce sotto il cofano, mentre l'ago del tachimetro schizza in alto spinto da 370 CV. Il cambio automatico gestisce i 510 Nm di coppia con facilità e la velocità continua a salire senza tregua. Qui nelle strade di Palma di Maiorca sto già rischiando il ritiro della patente ma la Kia Stinger potrebbe tranquillamente arrivare a 270 km/h. Già, non siamo al volante di una delle solite sportive e nemmeno di una berlina tedesca abituata a divorare le autobahn. Quella che sto guidando è la prima berlina prestazionale della Casa coreana, un'auto che non ha alcun complesso di inferiorità con le concorrenti.

Lo stile, che piaccia o meno, è sicuramente personale con anche un certo grado di originalità. Qua e là si può scorgere qualche "citazione" ma nel complesso la Stinger ha una suo carattere ben definito. Con 4,83 metri di lunghezza si posiziona a cavallo tra i segmenti D ed E, ovvero tra una Serie 3 e una Serie 5, tanto per avere dei riferimenti certi. Arriverà a febbraio, con un prezzo di listino inferiore ai 50.000 euro e una gamma assai semplificata. In Italia, putrtoppo, non arriverà la motorizzazione che ha fatto vibrare l'asfalto dell'isola spagnola, ma solo la 2.2 turbodiesel che con 200 CV e 440 Nm di coppia se la cava comunque bene.

Scorrendo la scheda tecnica si capisce che in Kia hanno fatto le cose in grande e non potrebbe essere altrimenti visto il ruolo di portabandiera del marchio che la Stinger deve svolgere in tutto il mondo. Così al di là dei tre motori disponibili - c'è anche un 2.0 turbo 4 cilindri da 255 CV - è significativa la possibilità di avere anche la trazione integrale, un sistema che privilegia comunque la ripartizione al posteriore, visto che all'avantreno arriva al massimo il 40% della coppia. Poi ci sono le sospensioni, McPherson evolute all'anteriore e multi-link a cinque bracci al posteriore, che possono essere gestite dal guidatore grazie agli ammortizzatori a controllo elettronico.

Infine, non bisogna dimenticare lo sterzo con demoltiplicazione variabile e i freni Brembo sulla V6. Insomma, la Stinger è un'auto pensata per la guida, orientata al concetto di gran turismo ma comoda anche per quattro persone. Al volante le sensazioni sono ottime con una posizione di guida bassa e allungata di stampo sportivo. I comandi sono precisi e lo sterzo è comunicativo, il cambio automatico non ha mai incertezze (manca però la modalità full manual) e i freni non tradiscono mai, anche dopo un uso prolungato, mentre i movimenti del corpo vettura sono ben controllati.

A voler cercare il pelo nell'uovo, gli interni non sono ancora a livello di quelli dell blasonate tedesche, che però hanno anche altri prezzi. Si tratta, però, di sfumature perchè gli assemblaggi sono ottimi e lo è anche la risposta dei vari tasti e tastini. Solo qualche plastica soft-touch meriterebbe di essere sostituita da un materiale più tecnico o più pregiato. Dal punto di vista delle dotazioni, invece, la Stinger non ha nulla da invidiare a nessuno. La lista dei sistemi di assistenza alla guida è talmente lunga che meriterebbe una trattazione a parte e anche l'infotainment è di ottimo livello. Non manca, infine, una chicca come la ricarica wireless dello smartphone.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi