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Test comparativo Citroën E-Mehari Hard Top e Renault Zoe Intens R110

Il confronto ra le elettriche ma anche alettrizzanti Citroën E-Mehari Hard Top e Renault Zoe Intens R110

Due francesine molto “elettrizzanti” oggi a confronto per aiutare nella scelta di una vettura a Emissione Zero da acquistare per i nostri spostamenti cittadini o a corto-medio raggio. Nata per ricordare un vecchio cavallo di battaglia della casa del Double Chevron, la E-Mehari è ora proposta in versione Hard Top per un utilizzo che non si ferma solo ai periodi più miti del nostro anno. La Zoe, il fiore all’occhiello della Casa della losanga nelle Z.E., è stata rivista e soprattutto potenziata con maggiore potenza e autonomia di guida.

Citroën E-Mehari Hard Top, la quattro posti 100 per cento elettrica del Double Chevron, è semplice, versatile ed essenziale. Nata nel 1968 e diventata icona nel segmento delle cabriolet compatte da spiagge, oggi l’elettrica "Made in France" accosta tradizione, sostenibilità e versatilità: il tetto rigido removibile, i vetri laterali e il lunotto in vetro la rendono una berlina urbana da usare tutto l’anno. E-Mehari, il cui motore è alimentato da batterie ai polimeri di litio-metallo (LMP) a zero emissioni, nel ciclo misto raggiunge un’autonomia massima di 195 km, si ricarica in dieci ore e mezzo a 16A collegandola agli impianti specifici compatibili o in 16 ore e mezzo utilizzando prese domestiche a 10A. Due le versioni disponibili: la Soft Top con tetto in tela al prezzo di 27.300 euro e quella con il tettuccio rigido a 28.200 euro.

 

Renault Zoe si rinnova con il motore R110 da 80 kW (108 Cv) che ne migliora la potenza e il piacere di guida. La citycar quattro porte percorre fino a 300 km, dopo di che deve essere ricaricata usando le colonnine pubbliche o presso la propria abitazione. Nel primo caso si può decidere per una ricarica veloce e guadagnare in media 120 km di autonomia in 30 minuti, oppure preferire una ricarica completa. A seconda della potenza del punto di ricarica, Zoe fa il pieno di energia in due ore e 40 minuti (colonnina a 22 kW trifase a 32 Ampere) oppure arriva all’80 per cento in un’ora e 40 (colonnina da 43 kW trifase a 63 Ampere). Se invece si sceglie di rifornire l’auto di energia “domestica” si può usare una Wall Box, ossia un dispositivo a muro da 3 kW o più, che costa 700 euro circa e che, a seconda del contratto stipulato con il fornitore di energia elettrica, consente di ricaricare al 100 per cento le batterie in sette ore e 25 minuti (Wall Box da 7,4 kW), oppure in quattro ore e 30 minuti (Wall Box da 11 kW).

Solo occasionalmente, per guadagnare qualche chilometro, si può utilizzare una normale presa da 220 V. Il modello in prova con allestimento Intens costa 35.700 euro (optional esclusi) e ha le batterie di proprietà, se si opta per la versione con batterie a noleggio il prezzo scende a 27.700 euro.

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