Ben più importanza ebbe tre anni dopo “Formula One Grand Prix”, pubblicato dalla MicroProse. Aveva impostazioni molto basiche, ma fu il primo vero simulatore di una gara di Formula 1. Era possibile modificare l’assetto della vettura durante la sosta ai box, per poi correre prove libere, qualifiche, warm up e gara: oggi, la normalità, nel 1992 una rivoluzione. Anche in questo caso, niente licenza per la versione europea, e riecco altre chicche, come Ayrton Senna trasformato in Carlos Sanchez o la Minardi, denigrata al simpatico “Piratella”, mentre non c’era pace per il povero Prost, questa volta apostrofato come Jean-Paul Cassell.
Corriere dello Sport
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