La Redazione mercoledì 22 novembre 2017, 15:42
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Da un monitoraggio effettuato dal
ministero della Giustizia, partendo dall'esame di 417 sentenze
rappresentative del 60% dei casi di violenza sulle donne, tra il
2012 e il 2016, emerge che l'85% dei casi (355 su 417) sono
classificabili come omicidio. Nel 98% dei casi l'autore del
reato è un uomo e la nazionalità dell'autore conferma la
prevalenza di soggetti italiani (74,5%). Nel 55,8% dei casi tra
autore e vittima esiste una relazione sentimentale. Lo ha detto
il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sentito dalla
commissione parlamentare sul femminicidio. Riguardo alla
relazione sentimentale che lega vittima e autore, la percentuale
del 55,8% è così distribuita: nel 63,8% dei casi si registra un
rapporto di coniugio o convivenza; nel 12% una relazione
sentimentale in atto; per il restante 24% tra le due parti vi
era stata una relazione sentimentale terminata prima
dell'omicidio. L'arma prevalentemente utilizzata è il coltello,
che spesso risulta il mezzo di più agevole disponibilità.
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