LB giovedì 17 maggio 2018, 09:45
(ANSA) - POMPEI (NAPOLI), 17 MAG - Il rosso pompeiano come
veramente era, così intenso da richiamare il vino tanto amato
dai romani. E poi gli ocra pastosi e rilucenti, le decorazioni
geometriche, i fiori, gli animali. A quasi duemila anni di
distanza dall'eruzione del 79 d.C che seppellì cose e persone,
Pompei restituisce i suoi veri colori insieme ai frutti
emozionanti dei nuovi scavi, i primi in epoca recente in una
zona 'vergine' dei 66 ettari lungo i quali si estendeva la
colonia romana.
Dalla terra escono ogni giorno nuovi tesori, ma la sorpresa è
una serie di edifici con tre grandi balconi aggettanti sul
vicolo che il crollo seguito alla pioggia di lava ha lasciato
quasi intonsi, le anfore del vino rovesciate in un angolo ad
asciugare al sole. "Per Pompei un'assoluta rarità", sottolinea
all'ANSA il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna,
anticipando che le case con i balconi verranno ricostruite e
inserite in un percorso tutto nuovo che ricollegherà la via di
Nola con il vicolo delle Nozze d'Argento.
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