MF mercoledì 4 luglio 2018, 10:40
(ANSA) - MILANO, 4 LUG - Non era un dipendente subordinato e
l'azienda non aveva alcun obbligo di riconoscere il rapporto di
lavoro a tempo indeterminato. Lo ha stabilito oggi il giudice
del lavoro di Milano Giulia Dossi che ha rigettato il ricorso
dell'ex rider Mohamed Elazab, assistito dagli avvocati Tommaso
Dilonardo e Michela Mantarro, che chiedeva di essere
riconosciuto come "lavoratore subordinato a tempo indeterminato"
da Foodinho, di proprietà della spagnola 'Glovo', specializzata
nelle consegne a domicilio. Era la prima causa milanese di
questo genere.
Corriere dello Sport in abbonamento
Insieme per passione, scegli come
Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti,
rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.
Sempre con te, come vuoi