La Redazione giovedì 11 ottobre 2018, 16:20
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - "Ho avuto un'infanzia difficile,
complicata, come si può vivere in un quartiere periferico, fra
rapine, armi e droga. Però, noi bambini giocavano al calcio e
questo ci rendeva felici. In Argentina, però, c'è ancora tanta
gente che muore di fame". In una lunga intervista al Clarin,
Carlitos Tevez fa un tuffo nel passato e rivive una realtà
crudele che ormai non gli appartiene più. L'ex attaccante della
Juventus è tornato a 'Fuerte Apache', il barrio che sorge
nell'estrema periferie ovest di Buenos Aires, per girare una
serie tv dedicata alla sua vita. Tevez si racconta senza pudore,
partendo dall'abbandono dei genitori fino ad arrivare alla
celebrità, grazie a un talento innato che lo ha trasformato in
attaccante implacabile. Tevez ha ammesso di non guardare più "il
calcio in tv". "Non mi piace - le sue parole -. Se in un canale
televisivo trasmettono Barcellona-Real Madrid e in un altro un
torneo di golf, scelgo il secondo. A me piace giocarlo, non
guardarlo, il calcio".
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