La Redazione mercoledì 7 novembre 2018, 17:48
(ANSA) - ROMA, 7 NOV - Dopo un altro caso di mancato rispetto
della privacy dei corridori da parte degli emissari
dell'antidoping, l'Assocorridori professionisti lancia un
allarme e dice "basta". Il sindacato, ormai da tempo, ha
segnalato all'Unione ciclistica internazionale alcune
"situazioni intollerabili sulle tempistiche di certi controlli
antidoping", ai quali "i corridori sono sottoposti". "Ci sono
stati segnalati casi in cui i corridori venivano controllati nel
giorno del matrimonio, durante un funerale o nel primo giorno di
scuola del loro bambino - dice Gianni Bugno, presidente del
sindacato -: ora leggiamo del caso di Pieter Serry, controllato
fuori stagione, in orari non previsti e nel momento in cui
doveva partecipare al festival del ciclismo fiammingo. Come un
detenuto, al momento dell'ingresso al galà tanto atteso, ha
dovuto abbandonare la festa per sottoporsi ai controlli. Non
possiamo più restare a guardare questo modus operandi che non
tiene conto dei diritti della persona, come quello alla
privacy".
Corriere dello Sport in abbonamento
Insieme per passione, scegli come
Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti,
rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.
Sempre con te, come vuoi