E per tornaconto economico. Era sprezzante sicurezza utenti
La Redazione giovedì 3 dicembre 2020, 17:18
(ANSA) - GENOVA, 03 DIC - Le condotte di Castellucci, per i
giudici del Riesame che hanno messo in libertà l'ex Ad di
Autostrade e Atlantia Giovanni Castellucci nell'ambito
dell'inchiesta sulle barriere anti rumore difettose delle
autostrade, non erano finalizzate solo a compiacere gli
azionisti di maggioranza, ma anche per un proprio tornaconto
economico. Le condotte erano "tutte volte a una poliedrica e
persistente politica del profitto aziendale, soprattutto
risparmiando le spese dovute, ma anche cercando di imputarle a
capitoli non pertinenti perché potessero in parte detratte dai
debiti verso la controparte". Scrivono i giudici: "I soddisfatti
azionisti di maggioranza lo compensavano adeguatamente: già nel
2010 riceveva compensi per oltre un milione e 250mila euro
all'anno per Aspi e 750mila per Atlantia". Per i giudici del
Riesame dai comportamenti di Castellucci "emerge un quadro di
totale mancanza di scrupoli per la vita e l'integrità degli
utenti delle autostrade". Inoltre emerge che il manager è anche
indagato per tentata truffa sulle spese per rimediare agli
errori di progettazione delle barriere fonoassorbenti fatte
passare come migliorie.
Intanto emerge dalle carte che Castellucci è indagato dalla
procura di Genova anche per la vicenda delle gallerie, inchiesta
aperta dopo il crollo della volta della galleria Bertè in A26 la
Genova - Gravellona Toce il 30 dicembre dell'anno scorso. Quella
sera caddero oltre due tonnellate di cemento, nessun mezzo
rimase coinvolto. (ANSA).
Corriere dello Sport in abbonamento
Insieme per passione, scegli come
Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti,
rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.
Sempre con te, come vuoi