La Redazione martedì 28 giugno 2022, 12:29
(ANSA) - ROMA, 28 GIU - "Ci vediamo in obitorio", "ti
ammazziamo la famiglia e poi ti spelliamo vivo". Sono alcune
delle minacce inviate, tra l'ottobre del 2020 e il gennaio 2021,
al ministro della Salute, Roberto Speranza da quattro persone
per le quali la Procura di Roma ha disposto la citazione diretta
a giudizio. Le missive, arrivate in forma anonima anche alla
segreteria del ministro, avevano come oggetto le politiche del
governo contro il Covid. Nei confronti degli indagati, tutti
uomini di età compresa tra i 56 e 36 anni, il pm
dell'antiterrorismo Gianfederica Dito, coordinata dall'aggiunto
Michele Prestipino, contesta il reato di minacce aggravate.
In base a quanto ricostruito dai carabinieri del Nas che hanno
svolto le indagini, in tre mesi sono state inviate circa una
cinquantina di mail al capo del dicastero della Salute. Tra i
quattro, residenti a Torino, Cagliari, Milano ed Enna, non sono
emersi collegamenti. In alcune mai, inviate da account fittizi,
si leggono frasi del tipo: "dovete andare sulla sedia
elettrica", "chiudi la bocca o ti taglio la lingua" e c'è chi
scrive "la pagherete caro per il terrore che state facendo" o
"dovrai finire in carcere per i morti che hai causato". Per i
quattro il processo è stato fissato al 20 settembre davanti al
giudice monocratico del Tribunale di Roma. (ANSA).
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