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Lecce: Giampaolo, con l'Inter serve una gara coraggiosa

Il tecnico giallorosso 'il mercato non turba Dorgu, è sereno'
(ANSA) - LECCE, 25 GEN - Il Via del Mare è pronto ad indossare l'abito della festa. Domani sera arrivano i campioni d'Italia e l'impianto salentino è pronto a registrare l'ennesimo sold out stagionale. Il Lecce di Marco Giampaolo proverà a rendere la vita difficile agli uomini di Simone Inzaghi, lanciati nella corsa Champions e pronti a dare l'assalto al Napoli capolista. Diversi gli obiettivi del Lecce, impelagato in una corsa salvezza difficile ed ardua. L'allenatore di casa inquadra così il match: "Queste sono gare che si preparano da sole dal punto di vista della concentrazione - dichiara Giampaolo in conferenza stampa -. Sai che devi concedere davvero poco, perché l'Inter è una squadra forte e si prende quel che vuole. Sarà necessario fare una partita coraggiosa: loro hanno qualità, freddezza e sicurezza, parliamo di un top club a livello internazionale. Dalla nostra faremo la nostra gara mettendoci grande umiltà e grande coraggio". Una settimana vissuta sull'onda emozionale della vicenda Dorgu, col danese in bilico tra Lecce e il Manchester United, e le sirene inglesi potrebbero influire sul suo rendimento. Ma Giampaolo è esplicito: "In questi giorni l'ho visto bene - afferma - la scorsa settimana un po' distratto, ma è normale ed umano. E' un ragazzo di vent'anni, è sulla bocca di tutti, lo reclamano le migliori squadre europee. Ma lui è molto maturo. Ha avuto un calo di attenzione, ma ho anche parlato con lui, e non penso che le voci lo stiano turbando". In chiave formazione il tecnico ritrova Gallo dopo il secondo sto per infortunio, ma è abbastanza cauto su un eventuale utilizzo: "Oggi ha svolto il primo allenamento con la squadra - dice Giampaolo -. Ieri è stato un po' dentro e un po' fuori, l'altro ieri era fuori. Al momento lo abbiamo riportato dentro". Infine un bilancio sul primo scorcio di stagione sulla panchina giallorossa: "Siamo in linea e penso che alcuni passaggi siano fisiologici. La sconfitta contro il Cagliari sanguina ancora, perché era evitabile. Ma fa parte del passato ed è necessario guardare avanti. Abbiamo perso a Como, la loro non c'entrano nulla con noi e li siamo andati a giocare in emergenza. Tutto questo fa parte del nostro percorso: alti e bassi non dipendono solo da noi, ma c'è anche il valore dell'avversario". (ANSA).

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