Corriere dello Sport

LIVE

Paltrinieri e Pellegrini, l’Italia all'assalto di Rio

Da oggi a sabato a Riccione i nostri trials olimpici: due stelle e tante speranze

ROMA - Tocca a noi. Da oggi a sabato Riccione ospita i campionati italiani assoluti di nuoto, validi come trials olimpici. E’ tempo di verdetti e di risposte: all’estero sono scesi in acqua più o meno tutti, molte squadre sono già state fatte. Gli azzurri devono confermare quanto di buono visto nelle ultime stagioni, con la pioggia di medaglie ai campionati europei e i successi ai mondiali di Kazan. Ma l’anno olimpico è l’anno olimpico e in molti stanno andando molto più forte rispetto ai mesi scorsi. Saliremo anche noi un altro gradino?

SUBITO GREG - Paltrinieri oggi pomeriggio scoprirà le carte nei 1.500: capiremo a che punto è una delle armi migliori in vista delle Olimpiadi. Ha impressionato in vasca corta (record del mondo) e anche in vasca lunga, al debutto il mese scorso a Milano (14.40 e spiccioli). Non è in cima alle liste mondiali stagionali: c’è Horton, giovane talento australiano, sceso a 14.39 solo pochi giorni fa. Immaginare una risposta dell’azzurro è il minimo. E occhio a Detti, più di un outsider.

I VELOCISTI - Sempre oggi, i 100 stile libero orfani di Orsi (bloccato da un virus). La staffetta viene dal bronzo mondiale, a Rio difficilmente Usa e Australia topperanno come a Kazan e ormai in molti nuotano vicino ai 48 secondi. Tocca a Dotto e Magnini.

LA DIVINA - Federica c’è sempre. In pochi sanno gestire la stagione olimpica come lei. I suoi 200 saranno venerdì ma la vedremo impegnata nelle staffette e anche nei 100 stile libero. La concorrenza cresce: a 1.55 sono arrivate in parecchie.

BARELLI: FEDERICA SARA' PORTABANDIERA

PELLEGRINI REGINA DEL TACCO 12

I CRITERI DI SELEZIONE - I tempi limite sono bassi, Paltrinieri e Pellegrini sono gli unici azzurri già qualificati (ma a Riccione andranno forte lo stesso). C’è un primo ripescaggio agli Europei di Londra di maggio con tempi leggermente più alti e l’ultima chiamata al Sette Colli a giugno: è un criterio elastico, che ha fatto discutere ma ha lo scopo di portare a Rio la squadra migliore. Di sicuro, meglio noi dei francesi: a fronte di tempi strettissimi, con soli 6 qualificati, alla fine hanno aperto a tutti.

DOPING E ANTIDOPING - Non c’è giorno in cui i nostri non sono svegliati dai controlli a sorpresa. Non c’è giorno in cui, all’estero, si vedono cose curiose: la gestione del caso Meldonium da parte della Wada è stata molto originale e la “riqualificazione” di alcuni atleti pizzicati (centinaia) fa discutere. In Cina si vedono prestazioni e controprestazioni, con tempi peggiorati di secondi, atleti che spariscono e poi ricompaiono, positività annunciate punite con “avvisi”. In Brasile un trentenne con una squalifica alle spalle ha nuotato il secondo tempo mondiale dell’anno nei 100 rana. Tutti innocenti fino a prova contraria - su questo non ci piove - ma, parafrasando il Marchese del Grillo, possiamo essere un po’ perplessi?

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi