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Spadafora: "Polemica con il Cio e Bach è ricomponibile"

"Sono molto preoccupato dal focolaio del Genoa, sentirò Dal Pino e Gravina", le parole del ministro. Poi, sul Coni: "Deve curare in piena autonomia lo sport di alto livello e olimpico nel rigoroso rispetto della carta olimpica"

ROMA - Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha commentato il caso del focolaio del Genoa, che ha riscontrato 14 positivi al Coronavirus tra squadra e staff, ai microfoni di alcune tv all'ingresso a Montecitorio: "Questo mi preoccupa molto. Sentirò il presidente Dal Pino e Gravina". Alla domanda se si rischi uno stop al campionato, Spadafora ha replicato: "Non credo che siamo ancora in queste condizioni". "Sicuramente, tutto è ricomponibile. Dobbiamo trovare un punto di contatto nell'interesse di tutto il mondo dello sport". Con queste parole Spadafora, prima della sua audizione in VII Commissione Senato, sull'utilizzo del Recovery Fund per il mondo dello sport, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla polemica con il numero 1 del Cio, Thomas Bach, e con i presidenti delle federazioni sportive in merito alla riforma dello sport.

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Le parole di Spadafora

"La riforma dello sport attribuisce al Coni una dotazione di personale necessaria per garantire l'autonomia dell'ente, come richiede la carta olimpica. Nel testo c'è un'ipotesi ragguardevole a livello numerico, che porta il Coni alla pari del comitato francese e con una dotazione superiore ad altri paesi europei e internazionali" ha spiegato il ministro per le Politiche giovanili e lo sport in audizione in commissione Istruzione al Senato sull'attuazione della delega in materia di ordinamento sportivo e sull'utilizzo delle risorse del Recovery Fund nel settore dello sport. "Il Testo Unico prevede un riordino davvero generale e complessivo di tutto il sistema sportivo italiano. Partendo dal tema di una governance chiara che vede definiti i ruoli dei tre attori principali del sistema - ha aggiunto Spadafora - a partire dal Governo con il Dipartimento dello Sport, che svolge e deve continuare a svolgere un ruolo di indirizzo politico avvalendosi della società Sport e Salute, braccio operativo del ministero per la promozione dello sport di base, una vera e propria società in house. E poi c'è il Coni che deve curare in piena autonomia lo sport di alto livello e olimpico nel rigoroso rispetto della carta olimpica".

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