ROMA - Un'occasione presa al volo che sa tanto di svolta. La Lazio espugna per la seconda volta di fila San Siro (allora fu in Coppa Italia), supera la Roma in classifica e fa un allungo verso il traguardo Champions. Cinica e spietata alla squadra di Inzaghi è bastato il gol di Milinkovic nel primo tempo per battere l'Inter. «E' una vittoria di grande personalità ma non dobbiamo fermarci» ammonisce Simone Inzaghi. Luciano Spalletti invece parla ancora del caso Icardi: «Mediare con un giocatore per farlo giocare e fargli vestire la maglia dell'Inter è umiliante».
CHAMPIONS – Si infiamma la lotta per il quarto posto. La vittoria dell'Atalanta a Parma rilancia definitamente le ambizioni Champions della squadra di Gasperini a 48 punti con la Lazio che però ha una gara da recuperare con l'Udinese. Ad appena tre lunghezze c'è il Milan battuto a Genova dalla Sampdoria, la Roma resta ferma a quota 47, superata sia dalla Lazio che dall'Atalanta. Ottave a 45 punti Torino e Samp che si candidano per l'Europa League.
FORMULA UNO - Dalla delusione di Melbourne alla beffa del Bahrain il passo è stato breve. Giornata amara per la Ferrari che ha assaporato la vittoria ma all'ultimo si è dovuta accontentare del terzo posto. Protagonista di giornata il giovane monegasco Charles Leclerc che a 9 giri dalla fine ha visto sfumare il sogno vittoria per un problema al motore e si è dovuto accontentare del terzo posto. Tutto a vantaggio della Mercedes che ne ha approfittato infilando una doppietta con Hamilton e Bottas. Sfortunato anche Vettel che ha perso l'alettone anteriore e alla fine è arrivato quinto.
MOTO GP – In Argentina vittoria senza storia di Marc Marquez che in MotoGp ha stravinto dominando tutta la gara. Il campione del mondo e la sua Honda hanno preceduto la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Andrea Dovizioso che invece hanno duellato a suon di sorpassi-spettacolo risolto solo all'ultimo. Era dal Gp di Germania della scorsa stagione che il Dottore non saliva sul podio, ai piedi del quale oggi si è piazzato un terzetto formato da Jack Miller, Alex Rins e dallo stesso Petrucci, sesto.
di Enrico Sarzanini\Edipress