ROMA - La Coppa Italia 2015/2016 sarà ricordata come il torneo delle sorprese. Lo Spezia, formazione di Serie B capace di eliminare agli ottavi di finale la Roma, ma soprattutto l'Alessandria, che gioca in Lega Pro e che prima di arrivare in semifinale - dove stasera affronterà il Milan - ha fatto fuori il Palermo e il Genoa, superando poi proprio lo Spezia nei quarti. Nella storia della Coppa Italia solo due volte è successo che a conquistare il trofeo sia stata una formazione non di Serie A: nella prima edizione, quando nel 1922 trionfò il Vado - militante in promozione - e poi nel 1961-62, quando a vincere fu il Napoli, quell'anno in Serie B.

MISSIONE A 67,00 Dunque, gap tecnico a parte, è facile capire perché l'impresa dall'Alessandria sia offerta dai bookmaker a quota altissima, 67 volte la scommessa secondo bwin. Un'impresa anche riuscire a superare il Milan questa sera, nella semifinale di andata, dove la vittoria dei grigi è data a 6,25 e quella rossonera a 1,53. Nella gerarchia dei quotisti, dunque, pesa anche (come si legge nell'infografica) il dominio delle big e la scarsa propensione alle sorprese nella nostra Coppa Nazionale. Tutta un'altra storia invece in Inghilterra, dove spesso le big cadono sotto i colpi delle squadre "minori" in FA Cup e Coppa di Lega, oppure in Francia, dove dall'inizio del nuovo secolo le finali a sorpresa sono state due due. Quella storica persa dal Calais (formazione di dilettanti) nel 2000 contro il Nantes e quella  - sempre persa - dello Chateauroux, formazione della B francese, nel 2004 contro il Paris Saint Germain.

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