Il cerchio della Conference League si stringe attorno a quattro squadre, le semifinaliste, e tra loro, per il terzo anno di fila, c’è la Fiorentina. I toscani, dopo aver superato col brivido il turno con il Celje, affrontano il Betis di Manuel Pellegrini. È una sfida inedita, a cui gli spagnoli (quindicesimi dopo la prima fase) si presentano con in pugno lo scalpo dello Jagiellonia.
Prima semifinale europea per il Betis e prima volta contro i viola
I biancoverdi, alla loro prima semifinale europea, non hanno mai perso negli ultimi cinque confronti giocati in Europa contro squadre italiane e arrivano al match più riposati (l’ultimo match giocato in campionato risale a una settimana fa) rispetto ai viola. Elemento che, aggiunto al fattore ambientale, premia il Betis nell’analisi SisalTipster. Vittoria andalusa al 56%, per la Fiorentina (che ha battuto solo 2 volte su 14 le squadre spagnole in competizioni Uefa) il colpo al Benito Villamarin si attesta al 19%. Vista la posta in palio, almeno inizialmente le due squadre potrebbero studiarsi. Tradotto, un risultato di parità all’intervallo si materializzerà al 43%.
Per un gol dalla panchina le chances sono fissate al 40% mentre un Ribaltone si attesta al 12%. Tra i “segreti” di una squadra che nel campionato spagnolo punta alla Champions c’è Isco. L’ex Real Madrid sta vivendo una seconda giovinezza in Andalusia e si guadagna un consistente 46% di possibilità di incidere con gol o assist in questa semifinale d’andata. Palladino dal canto suo si gode un Mandragora in stato di grazia, che al 20% andrà a segno o manderà in gol un suo compagno al “Benito Villamarin”.
Chelsea, il peso della storia... e di un super attacco contro il Djurgarden
La prima volta in una semifinale europea non si scorda mai. Poter sfidare il gigante Chelsea, per il Djurgarden, in fondo è già un trionfo. Gli svedesi, al 63° posto nel Ranking UEFA, avevano chiuso in quinta posizione la “fase campionato” per poi superare Pafos e Rapid Vienna (agli ottavi e ai quarti), rimediando in entrambi i casi ad una sconfitta subìta nel match d’andata.
La marea inglese ha travolto tutto e tutti per nove partite, prima del ko (indolore) incassato nel return match dei quarti contro il Legia Varsavia. C’è ovviamente grande ottimismo nel clan londinese, anche perché l’ultima volta che il Chelsea ha raggiunto una semifinale europea ha poi alzato al cielo la coppa. E che coppa: la Champions League 2020/21.
Pochi dubbi per gli esperti SisalTipster sul fatto che gli uomini di Maresca possano tornare da Stoccolma con una vittoria: un’ipotesi valutata al 70% mentre per l’outsider Djurgarden le chances si fermano all’11%. Con 33 gol segnati l’attacco del Chelsea non è secondo a nessuno in questo torneo: al 47% Palmer e compagni andranno a segno in entrambi i tempi.
Episodio dubbio? C’è il Var in ausilio dell’arbitro: al 33% ci sarà almeno un ricorso al monitor da parte del fischietto svizzero Schärer. Un’ammonizione all’allenatore dei Blues Enzo Maresca (come pure al collega finlandese Jani Honkavaara) è proposta al 20%.
Segnare al Chelsea non sarà facile ma è alla “3Arena” di Stoccolma che il Djurgarden dovrà provare a graffiare il gigante inglese con maggior coraggio e intraprendenza. Al 48% la squadra svedese (56 tiri in porta in 10 partite europee) effettuerà almeno tre tiri nello specchio della porta del Chelsea. Sul podio dei migliori assist man della competizione ci sono proprio due protagonisti di questa sfida, uno per parte. Cinque passaggi vincenti per Nguen e Sancho, anche se ci sono più possibilità per il secondo (42%) di illuminare la serata con gol o assist rispetto a quelle di cui è accreditata l’ala del Djurgarden, che “insegue” al 29%.
Vittoria Conference League: "Blues" favoriti per distacco, Palladino terzo incomodo
Roma, West Ham, Olympiakos. Questo l’albo d’oro della giovanissima Conference League. La terza competizione Uefa si avvicina ad ampie falcate verso l’epilogo del 28 maggio a Wroclaw, utile per eleggere la quarta vincitrice del torneo.
L’identikit delle quattro formazioni rimaste in gara per il trionfo finale? Una grande favorita, l’Underdog e, nel mezzo, due signore squadre che hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo e vincere. Mancano soltanto tre partite per eleggere la regina del torneo, che aveva ad inizio torneo e ha anche oggi una netta favorita.
Si tratta del Chelsea, di gran lunga la più blasonata tra le quattro squadre rimaste in lizza. In campo però non vanno i trofei vinti, chiaro però come il Chelsea (2 Champions League vinte, altrettante Europa League, Coppa delle Coppe e Supercoppe europee) a bocce ferme sia la maggiore indiziata ad aggiungere questo trofeo alla sua bacheca.
Gli esperti SisalTipster incoronano Maresca e i suoi ragazzi con un robusto 63% di possibilità di alzare al cielo la coppa il prossimo 28 maggio a Wroclaw, in Polonia. Possibilità concrete visto che in semifinale gli inglesi avranno un impegno sulla carta “soft” contro l’Underdog Djurgarden. Un avversario che non sembra poter impensierire i Blues nel doppio confronto, che vede gli inglesi (mai sconfitti nelle otto partite disputate contro formazioni svedesi) dominare al 90% a fronte del 10% previsto per un eventuale exploit della mina vagante svedese.
Se il Chelsea sembra aver di fatto prenotato il volo per la Polonia, c’è maggiore incertezza in merito all’esito dell’altra semifinale. Betis e Fiorentina nel complesso si equivalgono, e il fatto che entrambe nei rispettivi campionati siano in piena corsa per un posto in Europa contribuisce a mischiare ulteriormente le carte in tavola.
Sponda viola è grande la voglia di vincere la coppa e di staccarsi così di dosso l’etichetta di “eterna seconda” dopo due finali perse. Gli esperti SisalTipster vedono il Betis favorito al 55% per il passaggio del turno ma i viola sanno come si fa e l’approdo in finale di Conference League per la terza volta è indicato al 45%.
Quanto vale ad oggi il trionfo finale della Fiorentina? Le chances dei ragazzi di Palladino sono valutate al 15%, di poco inferiori rispetto al 18% previsto per il Betis.
In coda al gruppetto, con il restante 4%, c’è il Djurgarden. La piccola realtà svedese naviga tra sogno e realtà: il bello del calcio è anche questo.