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Il bello di muoversi… in acqua!

Il racconto di Maria Ciaudano aiuta a capire l'importanza dello sport nella vita di tutti, mentre Matteo Dottorini, istruttore, ci parla dei benefici dell'attività motoria in piscina

Un tuffo e tutto cambia: la prospettiva diventa decisamente migliore. Come racconta Maria, che è partita con qualche riserva ma ha poi scoperto quanto è divertente muoversi in acqua e quanti effetti positivi, da subito evidenti, ha sul corpo lo sport. L’istruttore di attività motoria adattata in acqua e in palestra Matteo Dottorini (Centro diurno AISM di Torino) spiega il tipo di allenamento che sviluppa nelle sue lezioni assieme a quei meccanismi che consentono un miglioramento netto delle condizioni motorie dei suoi allievi.

In piscina con l’istruttore Matteo Dottorini

«Quando sono arrivato, nel 2008, la piscina era vuota e la sala macchine inutilizzata, ma piano piano siamo cresciuti molto, come attività e partecipanti. Dalle 5 di allora, oggi tengo lezione a 35-40 persone, non solo con sclerosi multipla ma anche con patologie similari e con disabilità di vario tipo: l’attività in acqua è adatta a tutti e in base ai singoli utenti decidiamo cosa fare. Le lezioni sono ristrette, da un massimo di quattro persone per gruppo a lezioni individuali e la stessa piscina è un ambiente raccolto in cui ci si rilassa e ci si sente a proprio agio. Nel nostro corso per le persone con Sm lavoriamo per il mantenimento dell’attività motoria: dentro all’acqua si riescono a fare anche quei movimenti che normalmente si ha difficoltà a eseguire; può essere difficile sollevare un braccio o alzarsi dalla sedia ‘a secco’ mentre in vasca ripetiamo quei gesti agevolmente. Utilizziamo anche diversi attrezzi, dagli elastici alle cavigliere, dai galleggianti a una tavola per l’equilibrio. Con lo step in acqua, ad esempio, ci si allena ad affrontare i gradini che ci troviamo di fronte nella vita quotidiana, imparando la spinta corretta e come bilanciare il corpo. Un altro strumento che utilizziamo durante le lezioni è l’hydrobike, una speciale bicicletta che si usa in vasca. È uno strumento importante perché permette di lavorare in contemporanea su più livelli: attraverso la pedalata si mettono in movimento il sistema circolatorio, quello respiratorio e quello nervoso. L’hydrobike è però più faticosa rispetto agli altri esercizi: a seconda della propria condizione si può pedalare per un minuto, cinque, al massimo quindici. È vero che quando escono dall’acqua i partecipanti sono affaticati, ma i benefici sono visibili. Nei giorni successivi alla lezione i miei allievi si sentono più tonici, le gambe sono più mobili e anche i tempi di pre-affaticamento sono più lunghi». Matteo Dottorini, istruttore di attività motoria adattata in acqua e in palestra del Centro diurno AISM di Torino.

Dalla paura al piacere di stare in acqua: l’esperienza di Maria Ciaudano

«Quando anni fa ho saputo del Centro AISM di Torino ho subito iniziato a frequentare un corso di ginnastica. Poi l’istruttrice mi ha consigliato di provare anche la piscina. Ho pensato: “Io? In vasca? Ma se ho paura dell’acqua”. Però ho provato… e ho scoperto che è un corso bellissimo! Ormai sono quattro anni che frequento le lezioni e in acqua mi sento a mio agio, non ho superato del tutto la paura ma la vasca non è troppo grande e si tocca. Ho cominciato con attività semplici, come la ginnastica motoria adattata in acqua: è molto divertente, si slanciano gambe e braccia, si fa di tutto e di più perché in acqua è tutto molto meno faticoso, non si sente il peso del proprio corpo e si è più agili. Ma non è solo divertente. Eseguendo gli esercizi ho imparato a muovermi nel modo corretto anche fuori dall’acqua, quando sono a casa. E poi c’è l’hydrobike, un’attività molto bella e diversa dal solito. Mi è sempre piaciuto andare in bicicletta nei periodi di vacanza in campagna e in vasca riesco a pedalare per 15 minuti: è molto faticoso ma altrettanto appagante. Nel gruppo siamo in tre e abbiamo tutti, chi più chi meno, gli stessi problemi, ma quando entriamo in acqua ridiamo e scherziamo. La piscina mi serve molto per liberare la mente, per staccare dai problemi di tutti i giorni. Per un periodo la piscina è stata chiusa per lavori e abbiamo dovuto sospendere il corso… mi mancavano davvero molto le lezioni in acqua, ormai non ne posso più fare a meno per sentirmi bene».

Tratto da SM Italia 5/2017

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