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Trapattoni bocciato dal web ma trionfatore per l'Auditel

L'ex ct azzurro non convince come commentatore tecnico della Rai ma i risultati dello share lo incoronano: con lui la Nazionale vola

ROMA - «Non lasciamoli arrivare lì». Una, due, tre, dieci volte. Più che una frase, un'invocazione. E' questa l'ultima chicca del personaggio televisivo del momento. Al Giovanni Trapattoni radiocronista sono bastati tre giorni per diventare un mito. Sui social network nascono gruppi a lui dedicati, su Twitter è un profluvio di filmati e meme. Il motivo è ovvio, cristallino. Giuvà fa tenerezza con quel suo italiano zoppicante e la Rai lo ha scelto proprio per questo motivo. Il suo commento tecnico ricorda la chiacchierata in un bar di Cusano Milanino. Più che frasi, esclamazioni («Sììì», «Molto bene», «Attenti»). L'italiano è rivedibile, le metafore non entusiasmanti come al solito ma l'ex ct azzurro vince anche se non è in formissima. Su Rai1 il match Italia–Bulgaria di ieri è stato visto da 6.564.000 spettatori pari al 29.87% di share. Un successo inattaccabile nonostante un Trap freddo e ancora non a suo agio in un ruolo che probabilmente non sente suo.



Dagli «spazi verticalizzanti» alla «palla verticalizzata» fino all'«area intasata di gambe»: l'esordio contro Malta per Trapattoni è stato da brividi. Pronti via ed ecco subito l'incipit che fa tremare i polsi: «Stasera bisogna sperare che i ragazzi non perdino la concentrazione». Le polemiche non mancano, il povero Trap appare inadeguato e regala in continuazione materiale ai gruppi nati su Facebook. A scatenare l'ironia degli utenti è stata soprattutto la metafora della spugna, lì, in occasione del gol di Pellè contro Malta, si è raggiunto l'apice: «La difesa maltese è come la spugna: si mette l'acqua, l'acqua, l'acqua e alla fine la spugna perde l'acqua».

Il direttore di RaiSport Carlo Paris lo ha difeso («il Trap ha inaugurato un nuovo modo di ricoprire questo ruolo televisivo: con lui al microfono si ha la sensazione di sentire lo stesso spirito di un allenatore in panchina»), il web no. «Trapattoni come commentatore ha lo stesso mio brio mentre russo», «Trap, muoviti: per il riscatto urla 'ccezionale», «Il vocabolario del Trap è così misero che io fossi in lui comincerei a fischiare», si legge su Twitter. L'affetto dei tifosi azzurri resta intatto ma al Trap servirà una scossa. In attesa della svolta, però, i dati Auditel lo premiano: con lui al commento tecnico la Rai vola.

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