Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Così si “educa” un top player

iStock

"Il protagonista è sempre chi va in campo ma una corretta nutrizione permette di esaltare al meglio le doti dell’atleta"

In Italia la nutrizione sportiva sta assumendo sempre più importanza e sono sempre di più i club e le società che la curano così come si cura la tecnica, la tattica, l’allenamento fisico. Tra i primi a occuparsi di nutrizione sportiva in Italia, Angelini è presidente e fondatore di SINSeB (Società Italiana nutrizione e benessere). "In Italia avevamo dei maestri, penso ad esempio ad Enrico Arcelli. Quanto a SINSeB, con Luca Gatteschi - campione del Mondo del 2006 a Berlino - abbiamo iniziato 12 anni fa un percorso, quando eravamo a un congresso di nutrizione dello sport". Spiega: "La nutrizione sportiva non è altro che l’applicazione all’allenamento di una corretta nutrizione e supplementazione studiata per esaltare le doti dell’atleta. La letteratura scientifica sulla nutrizione sportiva è pesante e dunque non dovremmo andare dietro alle mode. E poi c’è lo spostamento verso la rivalutazione dell’aspetto delle proteine che prima era demonizzato". Angelini collabora o ha collaborato con la Nazionale italiana, la Juventus, la Roma, Valentino Rossi. Uno sguardo dietro le quinte: "Innanzitutto diciamo che non ci sono segreti: noi siamo il più piccolo ingranaggio di un grande meccanismo. Una volta un preparatore mi disse: le foto con le coppe le fanno gli atleti, non noi. Il nutrizionista non deve ergersi a protagonista. I protagonisti son coloro che gareggiano o vanno in campo. Certo, però, c’è da dire che la costruzione in età giovanile - cioè l’educazione nutrizionale, la supplementazione adeguata agli allenamenti - è importante. In Juventus abbiamo iniziato un buon lavoro sulle giovanili, sull’Under 23 soprattutto. Anche nella VR46 Academy. In un progetto di costruzione dell’atleta la parte di nutrizione e supplementazione ha una importanza che in Italia è stata trascurata per molti anni".

Le regole auree per lo sportivo amatoriale

- Non prendere lo sport solo come agonismo ma come percorso di salute: sfruttare la passione per muoversi e alimentarsi bene.

- Non chiedere troppo a se stessi.

- Aumentare l’introito dei carboidrati quando ci si allena ad alta intensità, ma se ci si allena a bassa intensità sfruttare le riserve nel nostro organismo.

- Non utilizzare integratori senza un piano nutrizionale ispirato da un professionista.

- Per il piano nutrizionale di integrazione evitare il fai da te o i consigli del preparatore di turno.

- Guai, guai, guai a cadere nell’uso di sostanze dopanti!

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi